Spaccio, truffa e falso: per un 49enne viterbese 4 anni e 8 mesi di carcere

L’uomo è stato indagato nell’omicidio di “Diabolik” Fabrizio Piscitelli e nell’operazione del 2022 denominata “Tabula Rasa”.

Viterbo – Aveva “collezionato” una serie di reati tra spaccio di droga, truffa e falso. Due giorni fa la polizia ha proceduto all’arresto di un 49enne viterbese in esecuzione della sentenza irrevocabile della Corte d’Appello di Roma, a seguito della quale l’uomo dovrà scontare una pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione, in aggiunta al pagamento di 4.800 euro di multa. Il dispositivo deriva da un cumulo di pene originate da tre distinte sentenze per reati contro il patrimonio quali truffa, falso e spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Nicandro Izzo” di Viterbo.

Notevole lo spessore criminale dell’arrestato, già sottoposto in passato a numerose misure di prevenzione emesse dal Questore e provvedimenti cautelari dell’Autorità giudiziaria. L’uomo è stato indagato nei fatti inerenti all’omicidio del noto pluripregiudicato romano Fabrizio Piscitelli e nell’operazione del 2022 denominata “Tabula Rasa“, che ha portato allo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti di vario tipo, all’interno della quale l’arrestato aveva un ruolo centrale.

In quel contesto, su richiesta della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, che condussero le indagini, l’Autorità giudiziaria emise 14 ordinanze di custodia cautelare e convalidò il sequestro di 167 chilogrammi di cocaina. L’uomo è stato implicato anche nell’Operazione Geppo, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste, nel corso della quale furono sequestrati circa 4.000 chilogrammi di droga e vennero arrestate 38 persone.

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