Lo smercio della droga aveva trasformato il quartiere in un Far West, con i clienti minacciati se pagavano in ritardo e frequenti scontri tra gang rivali.
Taranto – Sono 12 le persone destinatarie di misure cautelari dopo l’operazione “Mediterraneo” condotta dai poliziotti della Squadra mobile di Taranto. Tutte dovranno rispondere dell’accusa di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, detenzione di armi da sparo, estorsione ed usura. Nove degli indagati sono finiti in carcere, due agli arresti domiciliari e per un indagato è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
L’indagine ha preso il via nel 2019, all’indomani della sparatoria avvenuta nel dicembre precedente all’interno di un esercizio commerciale, quando 5 persone finirono in manette. Passando al setaccio le informazioni su uno dei responsabili, detenuto in carcere, gli agenti hanno ricostruito le dinamiche di spaccio in località Talsano in via Mediterraneo, da cui il nome l’indagine. Durante la detenzione, lo spaccio di stupefacenti veniva svolto dalla moglie e dal figlio.
Gli investigatori in breve tempo sono riusciti ad identificare i principali fornitori della famiglia, uno dei quali gestiva lo smercio, aiutato da altre persone, nei cortili del condominio di via Mediterraneo. Lo spaccio avveniva in qualsiasi ora del giorno e della notte, con decine di clienti che si approvvigionavano di dosi di cocaina, marijuana ed hashish. L’attività era florida anche nel periodo dell’emergenza pandemica, quando, oltre allo spaccio sul posto, gli indagati, per venire incontro alle difficoltà di spostamento degli assuntori, effettuavano addirittura consegne a domicilio a prezzi maggiorati.
Le indagini hanno documentato anche l’escalation di violenza del gruppo in caso di ritardo nei pagamenti da parte dei “clienti”. Comprovati anche i saltuari rapporti “commerciali” e i frequenti scontri tra i componenti della gang e altri spacciatori attivi nello stesso quartiere e in altre zone del capoluogo jonico.
Gli agenti hanno sequestrato oltre 6 chili di stupefacente tra hashish e cocaina; 23 persone sono state indagate in stato di libertà.