Spaccio di droga, rapine e ricettazione: a Torino 8 ordinanze di custodia

L’operazione della polizia è il risultato di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, sotto la guida della Procura.

Torino – Dalle prime ore di questa mattina, la Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto soggetti tutti di nazionalità italiana, indagati a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, commercio di sostanze anabolizzanti, rapina e tentata rapina a mano armata, ricettazione, nonché detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. L’operazione è il risultato di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, sotto la guida del Procuratore Giovanni Bombardieri, su richiesta della DDA, e approvata dal GIP del Tribunale di Torino.

L’ordinanza è stata eseguita dalla Squadra Mobile e la SISCO; si è provveduto anche al sequestro preventivo penale di svariate somme di denaro nei confronti di altri due soggetti (anche loro di nazionalità italiana), indagati per riciclaggio. Contestualmente sono state eseguite diverse perquisizioni personali e locali nei confronti di altri indagati per spaccio di stupefacenti e rapina. Le investigazioni hanno avuto origine nell’ottobre del 2018 a seguito di un controllo a Torino di un soggetto che, a bordo della propria autovettura, occultava in due doppi fondi dotati di telecomandi oltre 400mila euro.

Le successive attività investigative, protrattesi per oltre un anno, hanno consentito di acclarare l’esistenza di un vero e proprio sodalizio, attivo a Torino e nei Comuni limitrofi, dedito al traffico di stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina. L’organizzazione si era strutturata nel corso del tempo, potendo disporre di mezzi per trasportare la sostanza stupefacente, di immobili dove riunirsi nonché occultare e stoccare la droga, e di mezzi di comunicazione dedicati, quali telefoni (alcuni dei quali non intercettabili) e schede telefoniche attivate ad hoc.

Nel corso delle indagini svariati sono stati i riscontri effettuati dagli investigatori con diversi arresti in flagranza ed il sequestro di oltre 30 kg di hashish e finanche di svariate confezioni di farmaci steroidi anabolizzanti. È stato altresì accertato che, in taluni casi, i proventi in denaro delle cessioni di droga venivano accreditati su alcune carte Postepay dei due indagati per riciclaggio, al chiaro fine di ostacolare la provenienza delittuosa di quelle somme. Alcuni indagati rispondono anche di una tentata rapina (del novembre 2019) ai danni di un esercizio commerciale di Torino e di tre rapine a mano armata commesse – fra ottobre e novembre 2019 – rispettivamente presso l’agenzia postale di Strada Mongreno di Torino ed altre due attività commerciali di Torino e Settimo Torinese. Nel complesso, quelle rapine fruttarono agli indagati circa 15mila euro.

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