Le Fiamme gialle intervengono sulle spiagge per bloccare il solito commercio di articoli contraffatti rifilati a bagnanti e turisti spesso come se fossero autentici. C’è però chi li compra pur sapendo che le griffe sono farlocche.
Livorno – Tra le tante e variegate attività che vedono in questo periodo impegnate le Fiamme gialle di tutta la provincia, coordinate dal Comando Provinciale, sicuramente il contrasto allo smercio di articoli contraffatti e la tutela del made in Italy riveste significativa importanza ed impegno.
In questo contesto si sviluppa un importante servizio della Compagnia di Piombino, che è riuscita ad individuare quello che appare essere un soggetto non solo con mere funzioni di vendita illegale ma anche di approvvigionamento e stoccaggio di articoli contraffatti.
Erano giorni che i militari ricevevano informazioni circa la presenza di una persona che si muoveva nel territorio trasportando e trafficando con la sua autovettura materiale sospetto; finalmente individuato, con una paziente e meticolosa attività di pedinamento hanno seguito le sue mosse per verificare i suoi movimenti, anche al fine di monitorare che non arrecasse pericolo ai cittadini, ai turisti e agli utenti della strada.
L’intervento è quindi scattato quando il soggetto si è recato lungo l’arenile piombinese e, con stupore dei finanzieri, nascosto tra la vegetazione ha aperto un gabbiotto iniziando a trafficare con buste e materiale vario. A quel punto le Fiamme gialle, considerata l’evidenza e la possibilità di intervenire in piena sicurezza, lo hanno fermato, identificato e riscontrato… che stava stoccando, confezionando e armeggiando con decine di articoli contraffatti: borse Gucci, occhiali Versace, cinture Louis Vuitton, borselli Armani, nonché diverse etichette/targhette riportanti marchi contraffatti pronti ad essere apposti su prodotti irregolari.