Il bambino fa solo quello che gli piace fare, è un giudice e non gli interessa se viene giudicato, lui è libero. Per lui tutto è un gioco.
I bambini sono ‘schietti’, dicono sempre quello che pensano, non giudicano mai, e non hanno pregiudizi. In alcuni di loro certi atteggiamenti o espressioni possono sembrare ‘cattivi’, ma non c’è mai ‘intenzione’ perché non conoscono il concetto di ‘cattiveria’, non si preoccupano di quello che gli adulti pensano di loro, non hanno paura, sono spontanei, non hanno progetti, non hanno il concetto di ‘manipolazione dell’altro’, hanno la mente libera, creativa, sono dei sognatori, vivono nel loro mondo mentale in piena libertà d’azione. I bambini fanno quelli che vengono definiti ‘capricci’, perché di fatto non accettano le regole, vogliono fare solo quello che piace loro.
Gli adulti, invece, si impongono costantemente delle regole, le acquisiscono dall’esterno o, addirittura, se le auto impongono, si creano una legge da rispettare e si organizzano di conseguenza. Il 90% degli adulti fa lavori o attività che non piacciono e vive la vita all’insegna della lamentela continua, dell’insoddisfazione, del giudicare e dell’auto giudicarsi. Gli adulti rispettano le regole, anche quelle che non sarebbero da rispettare, fanno le persone ‘educate’, il che significa ‘non libere’.
Sono pronti a giudicare chi invece è libero e non rispetta le regole, come quelle della buona educazione e del politicamente corretto. Vivono nella loro ‘gabbia mentale’, nella loro frustrazione, nei loro schemi. L’unica via di scampo per loro sono le vacanze dove possono smettere di indossare giacca e cravatta, dove possono scoreggiare liberamente se da soli e in mezzo alla natura o fare pipì all’aria aperta.
Tutti gli adulti riferiscono che le vacanze fanno rigenerare, dicono che in vacanza ritrovano se stessi. Riflettete: in vacanza non si fa altro che quello che ci piace, anche fare 20 km in montagna a piedi! Pensate a quando siete in città e avete rotto il motore e vi tocca fare 1 km a piedi, il solo pensiero vi fa star male! Succede perché non camminate per scelta, vivete il camminare come una costrizione. Quando gli adulti fanno quello che non piace loro, lo vivono come un lavoro. Io, invece, faccio dalla mattina alla sera – e anche la notte – solo quello che mi piace. Non ho mai bisogno di andare in vacanza, anzi, in vacanza io sarei costretto a fare cose che non mi piace fare, cioè quello che fanno tutti, che per me è una vera perdita di tempo, come per voi è tempo gravoso quello del lavorare e fare cose non piacevoli. Mentre lavorate, vorreste essere altrove a fare qualcosa di piacevole. Se vi va bene, al di fuori del lavoro, fate altre attività che chiamate hobby. La vostra vita è divisa in lavoro, hobby, vacanza, feste ed è sempre in funzione del vostro tempo. E siamo arrivati al dunque. Vi faccio riflettere. Vivete nella vostra mente la partizione del tempo in lavoro, hobby, vacanze, feste, ozio. Il tempo dedicato al lavoro lo percepite in maniera negativa e quello per l’hobby, le vacanze, le feste e l’ozio in maniera positiva. Cosa fa la differenza? La discriminante è il passare del tempo in maniera piacevole, cioè fare quello che piace. La differenza consiste nel fare quello che uno sceglie oppure quello che viene imposto; imposto dalle regole, dal bisogno o dalla società. Quest’ultimo lo vivete come una costrizione e va a ledere la vostra libertà di pensiero e di azione. Vi sentite accettati e responsabili e bla bla bla, ma vi lamentate con voi stessi e con il mondo e non siete mai soddisfatti al 100%.
Il bambino fa solo quello che gli piace fare, è un giudice e non gli interessa se viene giudicato, lui è libero. Per lui tutto è un gioco. Quando io vi dico ‘sono un bambino’, non faccio una battuta. Lo penso realmente, perché io faccio solo quello che mi piace fare, non giudico e non mi interessa se gli altri mi giudicano, non rispetto le regole imposte, faccio e decido tutto io e quindi non ho regole, non ho obiettivi, perché sono un uomo libero, proprio come un bambino. Vi spiegherò meglio, in un prossimo articolo, perché nella vita non bisogna porsi degli obiettivi. Bisogna scalzare completamente i paradigmi mentali, qualsiasi obiettivo vi rende schiavi dell’obiettivo stesso, schiavi di voi stessi che vi siete imposti di perseguirlo e non vedete altro. Nel momento in cui iniziate a porvi degli obiettivi non siete più dei bambini, ma dei vecchi camuffati da adulti, responsabili, rispettosi delle regole, in fila per tre a dire sempre di sì. Siete fottuti. Prendiamo, ad esempio, il movimento delle sardine: giovani trentenni che sono già vecchi, predicano la buona educazione, il politicamente corretto, il rispetto delle regole imposte dall’alto, difendono le istituzioni, non vogliono cambiare nulla e infatti cantano ‘Bella Ciao’ senza rendersi conto che quando cantano:
‘O bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
Una mattina mi son alzato
e ho trovato l’invasor’
di fatto ‘l’invasor’ in questione è il diversamente colorato che loro difendono e vogliono accogliere, accettando l’invasor. Evidentemente sono un po’ confusi, sono dei vecchi camuffati da adulti e a quanto pare anche un po’ rincoglioniti.
Dr.Lemme Farmacista Bambino Guerriero Libero