Ai domiciliari, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Gli abusi andati avanti per mesi, la vittima costretta a dimettersi.
Siracusa – Accusato di violenza sessuale e atti persecutori nei confronti di una dipendente della sua azienda, un imprenditore siracusano di 56 anni è stato arrestato e posto ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. La misura cautelare decisa dal Gip è stata eseguita dalla polizia. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della città siciliana, coordinata dalla procura. L’imprenditore è stato denunciato dalla donna che a causa delle violenze andate avanti per mesi è stata costretta a dimettersi e a modificare le proprie abitudini, vivendo in un grave e perdurante stato di ansia.
Il datore di lavoro la convocava nel proprio ufficio, apparentemente per motivi professionali, per poi molestarla sotto la minaccia di un imminente licenziamento. Nei giorni in cui la donna non si presentava a lavoro, l’indagato le inviava messaggi di carattere personale sul telefono aziendale, in cui non perdeva occasione per umiliarla e minacciarla di licenziamento, con fare volgare ed autoritario, ben consapevole del bisogno economico della donna.
L’indagine trae spunto dalla querela della parte offesa, la quale denunciava di essere vittima di gravi e reiterate violenze sessuali e molestie, realizzate dal proprio datore di lavoro, a seguito delle quali si era trovata costretta a dimettersi e modificare le proprie abitudini, vivendo in un grave e perdurante stato di ansia.