Sono stati posti i sigilli su uno yacht battente bandiera delle Isole Vergini Britanniche per evasione dei diritti doganali di confine. Il fenomeno, purtroppo comune, viene chiamato flagging out.
IMPERIA – Sigilli a uno yacht di oltre 34 metri. I militari del Nucleo di Polizia Economico e Finanziaria della Guardia di finanza e della sezione operativa navale, con i funzionari del reparto antifrode dell’ufficio delle dogane, su coordinamento della procura, hanno sequestrato un’imbarcazione battente bandiera delle Isole Vergini Britanniche.
All’origine dell’operazione ci sarebbe l’evasione dei diritti doganali di confine, in quanto il natante sarebbe stato introdotto illecitamente nel territorio dell’Unione europea.
Il sequestro, che riguarda uno yacht di oltre 34 metri dal valore di circa due milioni di euro, è frutto di un protocollo di intesa siglato a Roma nel mese di aprile tra le Fiamme gialle e l’agenzia delle dogane.
A seguito degli accertamenti, i finanzieri hanno ricostruito le rotte percorse dallo yacht dal 2020 a oggi, da cui è emerso che l’imbarcazione avrebbe stazionato per 18 mesi nelle acque territoriali dell’unione europea.
Le Fiamme gialle hanno appurato che il natante non avrebbe rispettato le condizioni per usufruire del beneficio dell’esenzione dai diritti doganali di confine. Da qui la denuncia per contrabbando doganale, grazie alla quale i finanziari hanno accertato un’evasione dei diritti doganali di confine (IVA all’importazione) che ammonta ad oltre 300mila euro.