Sicurezza: Piantedosi, oltre 1850 allontanamenti dalle ‘zone rosse’ in città

Lo scrive su X il ministro dell’Interno, riguardo l’applicazione della direttiva ai prefetti con apposite ordinanze nelle aree urbane.

Roma – “Sono complessivamente 1.855 i provvedimenti di allontanamento a carico di soggetti pericolosi adottati dalle Forze di polizia da quando sono state istituite le ‘zone rosse’ nelle principali città del Paese. Tra questi 1.498 sono stranieri. Uno strumento che sta dimostrando la sua efficacia nel contrastare i fenomeni di criminalità e degrado nelle nostre aree urbane”. Lo scrive su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Il ministro dell’Interno aveva inviato a fine dicembre una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento. Viene in tal modo esteso ad altre città questo strumento che ha già dato positivi risultati nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna. Il ricorso alle cosiddette “zone rosse” rientra nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Tali ordinanze sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe, nonché le “piazze dello spaccio”, dove sono già in atto le operazioni interforze ad alto impatto.

Matteo Piantedosi

Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone e attività commerciali e dove si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado. In vista del Capodanno, l’applicazione delle “zone rosse” rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste.

Milano il debutto delle “zone rosse”: per tre mesi in queste aree è in vigore il divieto di stazionamento per chi è molesto o ha precedenti per droga, furti o rapine e altri reati che lo rendono un pericolo per la sicurezza pubblica. Il prefetto Claudio Sgaraglia ha firmato un provvedimento prefettizio “contingibile e urgente” che vale dal 30 dicembre fino al 31 marzo e riguarda le aree più delicate della città, ovvero piazza Duomo, le zone della movida della Darsena e dei Navigli e le stazioni di Porta Garibaldi, Rogoredo e Centrale, dove le forze di polizia possono quindi disporre l’allontanamento immediato di chi è violento, molesto o considerato pericoloso contribuendo, nelle intenzioni, ad aumentare anche la percezione di sicurezza.

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