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Sgominato sodalizio nordafricano che gestiva la “piazza di spaccio” a Villalba

Smantellata rete di pusher che operavano nel bosco: 6 nordafricani coinvolti nel traffico di cocaina e hashish arrestati dai militari del Nucleo operativo radiomobile.

Orvieto – Alle prime luci dell’alba I carabinieri, a conclusione di complessa attività d’indagine condotta dall’Aliquota operativa del NOR, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. del tribunale di Terni su richiesta della Procura della Repubblica di Terni, nei confronti di 6 cittadini di origine nordafricana, di cui 2 custodie cautelari in carcere e 4 divieti di dimora nelle regioni Lazio e Umbria.

Sul conto dei soggetti interessati dalle misure cautelari, al termine della predetta attività investigativa, sono emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di concorso nella detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. La complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, ha consentito di accertare come il sodalizio criminale gestisse una vera e propria piazza di spaccio in località Villalba del comune di Allerona, utilizzando il bosco come luogo di occultamento e vendita della sostanza, sino a divenire un punto di riferimento per i consumatori dell’intera zona.

700 Cessioni di Stupefacenti per oltre 19.000

L’indagine intrapresa, posta in essere mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento, attività tecniche ad ampio spettro, sequestri di droga a riscontro delle avvenute cessioni, ha consentito di delineare sempre più un oggettivo quadro probatorio, capace di individuare con esattezza le responsabilità degli appartenenti al sodalizio criminale. Durante il monitoraggio investigativo è stato accertato che gli indagati avessero effettuato nr. 700 cessioni di sostanza stupefacente, corrispondenti a 900 gr. circa, per un controvalore economico totale di oltre € 19.000.

Nel corso dell’indagine, è stato accertato che alcuni clienti, per accattivarsi l’amicizia degli spacciatori, si rendevano disponibili, in alcune occasioni, al fine di agevolarne la permanenza nel bosco, rifornendoli di beni di prima necessità, quali acqua e batterie per auto, utilizzate dagli indagati per la ricarica dei telefonini e per alimentare lampade da campeggio. Al momento la compagnia di Orvieto ha rintracciato i due indagati sottoposti alla misura cautelare in carcere e due dei destinatari della misura del divieto di dimora, irreperibili gli ultimi due indagati.

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