Sfreccia a 100 all’ora sul Lago di Como senza patente: multato

Inseguimento tra le acque del Lario: guidava un motoscafo a folle velocità senza titolo nautico. Rischio altissimo per i diportisti.

Como – L’equipaggio di una Vedetta costiera della Guardia di finanza ha individuato e sanzionato il conducente di un natante che navigava ad altissima velocità sulle acque del Lago di Como, fra i Comuni di Dervio e Varenna. È stato infatti avvistato un soggetto, a bordo di un motoscafo, che non rispettava il limite di velocità di 27 nodi che vige sul Lario.

I militari della Stazione Navale, dopo aver rilevato che il natante oggetto di osservazione navigava a oltre 50 nodi (circa 100 km/h), anche al fine di evitare pericoli per i molti diportisti presenti sull’area lacuale circostante, hanno iniziato l’inseguimento del mezzo nautico, che è stato rapidamente raggiunto e fermato.

Il conduttore è stato, pertanto, sanzionato per il mancato rispetto della velocità imposta sulle acque del Lario. L’elevatissima velocità dell’unità da diporto oggetto di controllo, infatti, avrebbe potuto mettere in serio pericolo i diportisti nelle vicinanze, talvolta alla loro prima esperienza nautica a bordo di un’imbarcazione in locazione.

L’ulteriore analisi documentale nei confronti del fermato ha poi permesso di riscontrare l’assenza di un titolo valido per la condotta del motoscafo. I militari del Servizio Navale della Guardia di finanza hanno, quindi, redatto un verbale amministrativo per la condotta senza titolo del natante e hanno ritirato le dichiarazioni di potenza dei motori, che saranno sospese per un periodo compreso tra quindici e sessanta giorni, secondo le previsioni del Codice della Nautica da Diporto.

L’operazione rientra nell’ambito delle attività di sorveglianza e di contrasto delle condotte pericolose per la pubblica incolumità, nel più ampio contesto operativo definito dalle competenti Prefetture, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. La Guardia di finanza assicura, infatti, mediante la componente aeronavale, una costante presenza e un’adeguata attività di controllo sui laghi maggiori nazionali, a tutela della collettività.