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Modena – “Sessismo in Accademia”, chiesto rinvio a giudizio per tenente stalker

L’accusa è di vessazioni nei confronti di 4 allieve e 7 uomini, violenza privata, abuso di potere, ingiurie e minacce al centro ippico.

Modena – La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il tenente colonnello dell’Esercito Giampaolo Cati, accusato di stalking ai danni di quattro donne e sette uomini, violenza privata con abuso dei poteri e di
autorità e minacce e ingiurie ai propri inferiori al centro ippico dell’Accademia militare. L’udienza preliminare è stata fissata davanti al Gup Alessandra Sermarini per l’11 giugno.

L’Accademia militare di Modena

L’inchiesta contesta all’ufficiale vessazioni ai sottoposti, costretti ad essere sempre a disposizione o rimproverati senza motivo, oltre ad un atteggiamento sessista, con molestie continue alle soldatesse, fatte di battute a sfondo sessuale, commenti sull’aspetto fisico o racconti sulle sue esperienze. Fino anche a punizioni umilianti, come lavare frequentemente i genitali dei cavalli.

Ad innescare gli accertamenti erano state le denunce delle vittime e poi anche lo stesso comandante dell’Accademia, generale Davide Scalabrin, che ha raccolto internamente le segnalazioni. “Un ringraziamento oggi va alla Procura e a chi ha rotto il muro di omertà. Dopo anni di vessazioni ed umiliazioni i miei assistiti vedono coronata la loro richiesta di giustizia. Per le inaudite condizioni di lavoro ed abusi molti hanno
abbandonato: è un miracolo che non ci siano stati casi di suicidio da burnout”, dice l’avvocato Massimo Strampelli, che assiste le vittime.

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