È il proseguimento dell’indagine “Codice Interno”: coinvolti terreni e appartamenti, quote di società, beni e conti correnti.
Bari – Un nuovo sequestro di beni è in corso in queste ore, da parte della Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione ‘Codice Interno’, che a fine febbraio ha portato a 130 arresti. Il provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale pugliese su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, riguarda 13 soggetti legati al clan Parisi – Palermiti. Si tratta di un sequestro che contempla 34 misure ablative di beni riconducibili alle attività delittuose del clan o comunque costituenti patrimoni di ingiustificata provenienza in sproporzione alle reali capacità reddituali da parte dei tredici indagati.
L’attività dalla Polizia di Stato, che ha visto l’impiego di numerosi uomini della Squadra Mobile, del Servizio Centrale Operativo, del Reparto Prevenzione Crimine e della Polizia Scientifica, rappresenta la prosecuzione dell’operazione Codice Interno, eseguita lo scorso 26 febbraio.
Il valore dei beni indebitamente acquisiti dall’organizzazione mafiosa ed oggetto del provvedimento di sequestro si aggira, approssimativamente, intorno ai dodici milioni di euro che vanno a sommarsi ai venti milioni relativi ai sequestri già effettuati nel corso dell’operazione del 26 febbraio. Anche in questa occasione sono stati confiscati beni immobili come terreni e appartamenti, quote di società commerciali e di servizio, beni aziendali e strumentali, conti correnti bancari e postali.