Operazione dei carabinieri coordinati dalla DDA di Roma nella zona del Casermone a Frosinone. In manette i pusher, due uomini e una donna, che gestivano la rete di spaccio.
Frosinone – C.I. di 35 anni, L.P. di 31 anni, A.L. di 34 anni, sono stati arrestati all’alba nel corso di una vasta operazione dei carabinieri, coadiuvati dai colleghi in elicottero, per i reati di estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, tortura aggravata e detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
I tre avrebbero chiuso in una stanza un giovane tossicomane “insolvente” il quale dopo la cessione dello stupefacente, si sarebbe rifiutato di pagare. Sequestro e torture non sarebbero altro che una dimostrazione di forza da parte dei criminali utilizzata come intimidazione per eventuali altri “clienti” senza voglia di pagare.
Va da sè che la malavita locale che gestisce il sempre più fiorente mercato della droga è legata alla mafia capitolina che, più in grande, si occupa della reperibilità e distribuzione capillare sul territorio di ogni tipo di stupefacenti. Indagini della DDA in corso.