Sequestrati i beni a imprenditore palermitano in odor di mafia

Di lui si ipotizza la vicinanza ad una delle famiglie del mandamento mafioso di San Lorenzo – Tommaso Natale.

Palermo – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Palermo, nei confronti di un 70enne imprenditore, originario della provincia di Palermo, del quale si ipotizza la vicinanza ad una delle famiglie che costituiscono il mandamento mafioso di San Lorenzo – Tommaso Natale.

Il 10 aprile 2024, nell’ambito dell’operazione “Nemesi”, l’uomo era stato arrestato dalla D.I.A . in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Palermo su conforme richiesta della Procura Distrettuale di Palermo. L’interessato risponde delle ipotesi delittuose formulate a suo carico davanti al Tribunale di Palermo, dove si sta celebrando il processo di primo grado, fermo restando che lo stesso è da ritenersi innocente sino a sentenza passata in giudicato.

Gli accertamenti patrimoniali svolti sul conto dell’imprenditore e dei suoi congiunti hanno evidenziato, per le annualità prese in esame dal Tribunale, una sproporzione tra i redditi dichiarati e gli acquisti/investimenti realizzati, questi ultimi di valore significativamente superiore alle entrate.

Il Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, pertanto, in accoglimento parziale della proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, ha stabilito di procedere al sequestro ex art. 20 D. Lgs. 159/2011 di nove immobili, tra terreni e fabbricati anche ad uso abitativo, nonché del 50% del capitale sociale di una s.a.s. operante nel settore dell’edilizia, beni ubicati tra le province di Palermo e Trapani.

Contestualmente all’esecuzione della misura ablativa, il Tribunale ha fissato per la seconda decade di settembre 2025 l’udienza per la trattazione della proposta di applicazione delle misure di prevenzione.

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