Sequestrati 17mila prodotti: dai cosmetici alla telefonia

In questa prima parte della stagione estiva, si intensificano i controlli nel settore della commercializzazione dei prodotti, allo scopo di assicurare che le merci immesse sul mercato non risultino nocive per i consumatori.

Forlì – Nell’ambito degli ultimi dispositivi periodici per la repressione dei traffici illeciti di natura economica e finanziaria messi in atto nei mesi di giugno e luglio, i finanzieri del Comando provinciale locale hanno, infatti, sequestrato oltre 17 mila prodotti – tra i quali materiale elettrico, articoli di bigiotteria e per la casa – risultati non conformi alla normativa vigente in quanto privi delle previste indicazioni merceologiche, del produttore/importatore, del Paese di origine (nel caso di prodotti extra UE), dell’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo e/o all’ambiente.

In particolare, presso tre esercizi commerciali della rispettiva circoscrizione, due dei quali gestiti da soggetti di origine sinica, i Gruppi di Cesena e di Forlì hanno individuato e sottoposto a sequestro oltre 250 prodotti, tra accessori per la telefonia e capi di abbigliamento, recanti loghi di note marche risultati essere contraffatti.

Nel corso delle attività le Fiamme Gialle forlivesi hanno, altresì, rinvenuto e sequestrato un totale di 750 metri di tovaglie prive del marchio CE e oltre 200 confezioni di articoli per la cura della persona, corrispondenti a circa 14 litri di prodotti cosmetici, contenenti una sostanza utilizzata come componente odorosa la cui commercializzazione è vietata per la possibile tossicità.

I finanzieri hanno proceduto a ritirare dal mercato tutti i prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Quattro soggetti sono stati deferiti alla procura della Repubblica di Forlì per il commercio di prodotti con segni falsi, due dei quali – titolari delle illecite rivendite di profumi – sono stati denunciati alla stessa autorità giudiziaria anche per l’ipotesi contravvenzionale relativa alla non conformità dei cosmetici commercializzati. Una persona è stata segnalata alla Camera di commercio per la violazione delle norme previste dal «Codice del consumo».

Le persone denunciate, per il principio della presunzione d’innocenza, non potranno essere ritenute colpevoli sino a quando la loro responsabilità non sarà definitivamente accertata con sentenza irrevocabile di condanna.

Il dispositivo posto in essere dalla Guardia di Finanza per contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza contribuisce a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa