Il provvedimento della DDA di Reggio Calabria ha colpito un’attività commerciale riconducibile ai familiari di due detenuti condannati per traffico internazionale di droga nell’ambito dell’operazione “Tre Croci”.
Reggio Calabria – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha dato esecuzione a un sequestro preventivo d’urgenza, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore f.f. Giuseppe Lombardo, nei confronti di una tabaccheria di Palmi, risultata intestata fittiziamente a un prestanome.
L’attività investigativa condotta dalla Compagnia di Palmi ha evidenziato come la gestione dell’esercizio fosse in realtà riconducibile ai familiari di due soggetti attualmente detenuti, condannati a oltre 14 anni di carcere per narcotraffico internazionale nell’ambito dell’operazione “Tre Croci”.
I due, coinvolti nel traffico di cocaina attraverso il porto di Gioia Tauro, avevano organizzato la logistica e la distribuzione della droga. La tabaccheria, formalmente intestata a un dipendente residente in altro comune che non aveva alcun ruolo gestionale, era invece utilizzata per riciclare i proventi dell’attività illecita.
Secondo la DDA, l’operazione rientrava in una strategia per favorire economicamente le cosche della ‘ndrangheta, in particolare i clan Piromalli, Molè, Crea, Alvaro e Gallico, attraverso il reimpiego in attività lecite dei guadagni illeciti.