Sei vittima di violenza? Denuncia l’aggressione con l’app YouPol

L’app, disponibile gratuitamente per Android e iOS, permette di entrare subito in contatto con la centrale operativa anche in forma anonima.

Roma – Spaccio, bullismo ma anche violenza domestica: tutti reati che oggi è più facile denunciare grazie all’App YouPol, approntata dalla Polizia di Stato e rilanciata in questi giorni visti i terribili fatti di cronaca – l’ultimo in ordine di tempo, il brutale omicidio della 22enne Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta – e in vista della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre.

L’app si presenta con un’accattivante veste grafica e molte funzionalità, così da permettere una maggiore interazione tra chi segnala e la sala operativa della Questura. Durante la segnalazione, è infatti possibile allegare non solo immagini ma anche video e file audio, in modo che l’operatore della Polizia di Stato possa avere un quadro completo di cosa sta accadendo ed intervenire in maniera ancor più tempestiva.

Nell’app è possibile anche comunicare attraverso una chat, che può essere attivata dalla sala operativa ricevente, e sulla quale possono essere scambiati, in tempo reale, messaggi e file multimediali, come in una normale applicazione di messaggistica istantanea.

Al fine di tutela i segnalanti, che spesso possono essere vittime stesse del reato, è stata inserita la possibilità, per chi segnala, di nascondere l’attività svolta con l’app. Questa funzionalità è stata pensata principalmente per le vittime di violenza di genere. Nascondendo l’attività svolta, non rischiano di essere scoperte se qualcuno si impossessa del dispositivo elettronico per “curiosare”.

La geolocalizzazione tramite l’applicazione è possibile a doppio senso. Il segnalante, cioè, può essere localizzato dalla sala operativa ma, allo stesso tempo, ha la possibilità di vedere quale sia l’ufficio di Polizia a lui più vicino.

La segnalazione può essere effettuata anche in forma anonima. Infine, è possibile chiamare direttamente dall’app il N.U.E. 112 o, dove non presente, il 113 della questura.

L’app può essere scaricata gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Android e iOS.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa