Corsa a tre per la presidenza della Regione: l’uscente Vito Bardi (Centrodestra), Piero Marrese (Centrosinistra) ed Eustachio Follia (Volt).
Roma – Basilicata al voto per eleggere il presidente della Regione. Consultazione locale, dunque, ma come è già avvenuto in Sardegna e Abruzzo, con una forte valenza politica, perché è un test per le coalizioni e i partiti a soli due mesi dalle Europee.
Questa mattina alle sette nei seggi allestiti nei 131 comuni della Basilicata (682 le sezioni) sono riprese le operazioni di voto che proseguiranno fino alle 15. Sono 567.959 gli aventi diritto al voto per eleggere il presidente della Regione e 20 componenti del consiglio regionale (13 per la provincia di Potenza e sette per quella di Matera). Alle 23 di ieri sera l’affluenza si è attestata al 37,74%: nel 2019 – quando però si votava solo la domenica – alla stessa ora era al 53,52%.
Tre i candidati alla carica di presidente della Regione: l’uscente Vito Bardi (centrodestra, sostenuto da sette simboli), Piero Marrese (centrosinistra, con cinque simboli) ed Eustachio Follia (Volt). Nel 2019, alle ultime Regionali, Bardi ha vinto con il 42,2%, contro il 33,1% di Carlo Trerotola (candidato dal centrosinistra), mentre il M5S aveva raggiunto il 20,3% con Antonio Mattia. Il primo partito era stato il M5S con il 20,2, seguito dalla Lega con il 19,2.
Si tratta di un’elezione regionale con un peso nazionale e anche un test in vista delle Europee. Tanto che per la campagna elettorale sono scesi in campo anche i big nazionali. Il centrosinistra in Basilicata punta sul campo largo ma senza Azione e Italia Viva: per il rush finale c’è stata una due giorni lucana di Conte e poi è stata la volta di Elly Schlein a sostegno del candidato governatore dem Piero Marrese. Per la chiusura della campagna in piazza a Potenza, per l’uscente Vito Bardi, il centrodestra ha invece schierato sullo stesso palco i tre leader: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (FdI) e i vicepremier Antonio Tajani (FI) e Matteo Salvini (Lega).