Sedicenne ucciso in pieno centro: tre fermati

Giuseppe Di Dio colpito da un proiettile. Ferito un coetaneo. Secondo gli inquirenti, la vittima non era il bersaglio designato.

Capizzi (MESSINA) – Una tragedia ha scosso la comunità di Capizzi, comune del messinese, dove nella serata di sabato un ragazzo di appena sedici anni, Giuseppe Di Dio, ha perso la vita a seguito di una sparatoria avvenuta nel cuore del paese. Il giovane si trovava davanti a un locale pubblico in via Roma, arteria principale del centro abitato, quando è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco che non gli ha lasciato scampo. Un altro adolescente presente sulla scena è rimasto ferito nell’agguato, ma le sue condizioni non desterebbero particolare preoccupazione.

I sanitari del 118 e i carabinieri della stazione locale sono giunti immediatamente sul posto, ma per il sedicenne non c’era ormai più nulla da fare. Le indagini, coordinate dalla Procura di Enna e condotte dai militari della Compagnia di Mistretta sotto la guida del capitano Silvio Imperato, hanno portato nel corso della notte al fermo di tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare: due fratelli di venti e diciotto anni e il padre di questi ultimi.

Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, l’autore materiale degli spari sarebbe il maggiore dei due fratelli. L’uomo sarebbe sceso da un veicolo per poi aprire il fuoco contro il gruppo di ragazzi. Gli investigatori hanno immediatamente avviato le verifiche tecniche, acquisendo i filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona e raccogliendo le testimonianze dei presenti. Sono in corso anche gli accertamenti balistici sui bossoli recuperati e sul mezzo utilizzato per l’azione.

Dalle indiscrezioni investigative emerge un particolare inquietante: né Giuseppe Di Dio né l’altro ragazzo ferito sarebbero stati i reali obiettivi della sparatoria. Secondo gli inquirenti, il ventenne intendeva colpire un’altra persona con cui aveva avuto precedenti dissidi e alterchi di natura personale. Una tragica fatalità che è costata la vita a un adolescente innocente.

Il quadro investigativo si arricchisce di un ulteriore elemento: uno dei due fratelli fermati, nell’estate del 2023 quando era ancora minorenne, era stato denunciato per aver appiccato un incendio alla porta della caserma dei carabinieri di Capizzi, oltrepassando la recinzione e danneggiando anche un veicolo di servizio.

Il primo cittadino Giuseppe Principato ha espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale alla famiglia della giovane vittima, sollecitando al contempo un’indagine approfondita che faccia piena luce sulla vicenda e sulle sue dinamiche.