Davide ha scritto la canzone con il supporto degli educatori e di altri ragazzi durante i laboratori del Presidio Culturale Permanente.
Catanzaro – “Non ero mai riuscito a chiedere scusa a mia madre per i reati commessi; non al momento dell’arresto, non al processo e nemmeno ai colloqui in IPM. Non so perché non riuscissi a dirlo. Mi vergognavo troppo del dolore che le avevo fatto provare… o forse una parte di me, sapendo che mia mamma mi avrebbe perdonato, pensava di non meritarlo. Il rap mi ha reso libero”. Queste le parole di Davide, uno dei ragazzi detenuti all’interno dell’Istituto Penitenziario Minorile Paternostro della città calabrese, che ha avuto l’occasione di spogliarsi di un peso tanto intimo quanto importante grazie alla musica.
“Scusa Mamma” è un brano che Davide, in arte Davo, ha scritto con il supporto degli educatori e di altri ragazzi durante i laboratori di rap del Presidio Culturale Permanente, un progetto di CCO – Crisi Come
Opportunità. In Calabria, i due incontri settimanali con i ragazzi sono condotti da Christian Zuin, Nancy Cassalia e Giuseppe Fazzari, e coordinati da Francesco Carlo, conosciuto come Kento, famoso rapper italiano, formatore senior dei laboratori rap negli IPM di CCO. “Ora sarò migliore” è la promessa di Davo alla madre.
Un perfetto esempio dell’importanza dell’avere una valvola di sfogo, per chi si trova in situazioni di difficoltà: un’arma positiva, la musica, che CCO e le istituzioni con cui collabora utilizzano per offrire nuove opportunità ai giovani che pensano di non averne più. Sono 516 – spiega una nota – i minori e i giovani adulti detenuti negli istituti penitenziari italiani all’inizio del 2024, il dato più alto registrato negli ultimi 10 anni. Per CCO – Crisi Come Opportunità, è vitale fornire ai ragazzi e alle ragazze in custodia della giustizia degli stimoli concreti per affrontare quello che vivono in serenità e vedere il futuro pieno di opportunità.
“La musica – spiega Lucariello, rapper, formatore e socio di CCO – ha una grande capacità di sublimazione e quindi un valore terapeutico. Nel momento in cui una cosa viene raccontata è come guardarla dall’esterno: si riesce a giudicarla e capirla. Quando le emozioni e le esperienze più forti e negative rimangono inespresse, diventano bombe a orologeria destinate a esplodere”. Secondo Kento, “la musica è un’arma estremamente positiva, che CCO e le istituzioni con cui collabora utilizzano per offrire opportunità nuove ai giovani che pensano di non averne più”. Scusa Mamma è stato prodotto da Krizoo.