Non solo la deteneva la droga, ma la tagliava e la confezionava. Così cocaina (addirittura 6 kg), hashish e marijuana, rinvenuti in un semplice zaino a seguito di una perquisizione nel suo appartamento, erano divenuti un vero e proprio giro di affari, confermando i sospetti degli investigatori.
Taranto – La polizia di Stato, grazie a un’impegnativa attività di indagine e a una conoscenza capillare della compagine malavitosa tarantina, ha identificato un giovane insospettabile che, presumibilmente, deteneva presso la propria abitazione un’ingente quantità di droga destinata principalmente ai quartieri Salinella e Paolo VI. Per dare riscontro ai propri sospetti, i Falchi della squadra mobile, dopo diversi servizi di appostamento, hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare del soggetto che, da accertamenti esperiti presso la banca dati, risultava non annoverare alcun precedente di polizia.
A seguito della perquisizione, gli investigatori hanno rinvenuto all’interno di una stanza dell’appartamento del giovane un vero e proprio magazzino della droga. Appena entrati in casa, l’attenzione dei poliziotti è stata attratta da un cellulare che fungeva da schermo a una telecamera posizionata sull’uscio dell’appartamento, la quale riprendeva la porta di ingresso.
In uno zaino, gli agenti hanno rinvenuto 5 panetti di presumibile sostanza stupefacente del tipo cocaina, dal peso complessivo di circa 6 kg; un contenitore in metallo contenente all’interno vari tocchetti di presumibile sostanza stupefacente del tipo hashish avvolti in carta da forno, dal peso complessivo di 20 grammi circa; un involucro di forma cilindrica avvolto con cellophane trasparente, contenente all’interno presumibile sostanza stupefacente del tipo hashish a forma di dischi, dal peso complessivo di 40 grammi circa.
Sempre nello zaino, sono stati trovati un contenitore di vetro chiuso con gancio ermetico contenente presumibile sostanza stupefacente del tipo marijuana, dal peso complessivo di 25 grammi circa; 2 bilancini elettronici di precisione perfettamente funzionanti, 3 coltelli da cucina la cui lama era ancora intrisa di presumibile sostanza stupefacente; 2 rotoli di cellophane trasparente per uso domestico, utilizzato generalmente per confezionare la sostanza stupefacente. Inoltre, addosso al 32enne è stato rinvenuto un telefono cellulare, mentre nella sua camera da letto è stata trovata una mazzetta di denaro, suddivisa in banconote di vario taglio, dell’importo di 1550 euro, avvolte da un elastico di colore giallo, verosimile provento dell’attività illecita.
L’uomo ha dichiarato ai poliziotti che la sostanza rinvenuta all’interno del suo appartamento non era di sua proprietà e che la deteneva per conto di terzi, dietro corrispettivo di una somma di denaro che normalmente si aggirava tra i 1550 e i 2000 euro.
Trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, il soggetto è stato tratto in arresto perché ritenuto presunto responsabile dell’attività di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e tradotto presso la locale casa circondariale.