La Guardia di Finanza smantella una produzione clandestina collegata a un’attività online non dichiarata, due persone denunciate.
Treviso – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale, nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno sottoposto a sequestro n. 148 armi bianche. A seguito di preliminari accertamenti condotti dai finanzieri in forza al Nucleo di polizia Economico-finanziaria di Treviso, è stata individuata un’attività commerciale di vendita online di repliche di armi storiche sconosciuta al fisco.
Nel corso delle attività di perquisizione locale, disposta dalla locale Autorità Giudiziaria, i militari si sono imbattuti in una vera e propria “fucina”, completa di fornace, martelli e incudini, dove due soggetti producevano riproduzioni di spade e pugnali d’epoca in assenza della licenza prevista dall’art. 31 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Ad esito delle attività, sono state sottoposte a sequestro n. 48 spade, tra cui la riproduzione della spada del Comandante della flotta della Repubblica di Venezia vincitrice della battaglia di Lepanto, della spada dei Cavalieri della Guerra dei Trent’anni, del Gladio romano, n. 66 pugnali, tra cui svariate daghe con lama rompispada del XVII secolo, una mazza ferrata, un’alabarda, repliche storicamente ineccepibili e artisticamente pregiate, oltre a archi, frecce e lame semilavorate.
Alla luce delle risultanze emerse, i due soggetti sono stati deferiti alla Procura di Treviso per la violazione dell’art. 695 (fabbricazione o commercio non autorizzati di armi) del codice penale. La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica territorialmente competente (art. 5, comma 1, D.lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’art. 3 del D.lgs. n. 188/2021), ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito.