Scontri tra Polizia e manifestanti pro Palestina a Torino: 7 agenti contusi

Il corteo ha cercato di sfondare il cordone delle forze dell’ordine e raggiungere il Castello del Valentino dove era in corso una conferenza alla presenza di alcuni ministri.

Torino – Nuovi scontri tra dimostranti pro Palestina e Polizia. Questa volta è toccato a Torino, dove al Castello del Valentino era in corso una conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli, appuntamento al quale partecipavano alcuni ministri del governo Meloni. I giovani dei centro sociali e del collettivo Cambiare rotta hanno cercato di forzare il cordone di polizia e raggiungere il luogo dell’appuntamento istituzionale innescando la reazione degli agenti. Negli scontri sono rimasti feriti sette agenti e due dimostranti.

Oltre trenta persone sono state identificate dalla Digos, tra loro diversi militanti del centro sociale Askatasuna, che avrebbero coordinato i vari tentativi di sfondamento. Gli studenti in corteo hanno bandiere palestinesi e uno striscione con la scritta “Fuori i sionisti dall’università. Bernini, Tajani, Lollobrigida non vi vogliamo”. Tra le vie del centro i manifestanti hanno intonato cori contro la polizia. Il corteo è sfilato anche vicino alla sinagoga destando apprensione tra i fedeli raccolti in preghiera per la Pasqua ebraica.

Il sindacato di Polizia: “Sistematica ricerca dello scontro”

Sull’ennesimo scontro di piazza si è espresso con un comunicato il sindacato di polizia: “I sette agenti contusi rappresentano un epilogo scontato dell‘insofferenza verso le forze dell’ordine che in quest’ultimo periodo sta crescendo in tutto il Paese“. E’ quanto scrive in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp riferendosi alle tensioni a Torino.

“Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà ai colleghi della questura di Torino e dei reparti mobili – prosegue la nota -, non possiamo far altro che sottolineare quanto questi sedicenti manifestanti nella maggior parte dei casi scendono in piazza non per un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato. Nel corteo si sono infiltrati anche numerosi militanti del centro sociale Askatasuna che, travestendosi da manifestanti, hanno aizzato la folla contro la polizia, inscenando una vera e propria guerriglia urbana, e hanno messo a rischio l’incolumità non solo dei poliziotti che sono lì per tutelare l’ordine pubblico, ma anche di tutti i cittadini”. 

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