Evade dai domiciliari per compiere una rapina, 30enne annega durante la fuga

Il corpo di Antonio Esposito recuperato in un canale del Lago Patria a Giugliano. Il complice 17enne è stato fermato: è accusato di rapina, ricettazione e omissione di soccorso.

Napoli – Si sono concluse nel modo più tragico le ricerche di Antonio Esposito, il 30enne evaso dagli arresti domiciliari lo scorso 4 luglio. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato in un canale nei pressi di Lago Patria, in una zona paludosa tra Varcaturo e la Domiziana. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe morto annegato mentre fuggiva dopo una rapina a un distributore di carburante.

Scomparso dopo la rapina a un distributore

L’ultimo avvistamento di Antonio Esposito risaliva al pomeriggio di domenica scorsa, nei pressi di un distributore di carburante in via Ripuaria, a Varcaturo, dove si sarebbe consumata la rapina. Con lui c’era un complice minorenne, di 17 anni, poi fermato dai carabinieri di Giugliano. Il giovane è ora accusato di rapina aggravata, ricettazione e omissione di soccorso.

Il ritrovamento del corpo e le ipotesi

Il corpo di Esposito è stato individuato in un acquitrino grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini che avevano notato la presenza di un cadavere galleggiante in zona. Le operazioni di recupero sono state particolarmente difficili: l’area è ricoperta da canneti, rovi e fitta vegetazione, e il terreno è paludoso e difficile da percorrere.

Le ricerche sono state condotte dai Vigili del Fuoco, con il supporto di unità cinofile e sommozzatori, fino al ritrovamento del corpo, avvenuto a breve distanza dal luogo della rapina.

Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: l’uomo potrebbe essere caduto e aver battuto la testa, oppure aver avuto un malore durante la fuga. La certezza sulle cause del decesso arriverà solo con l’autopsia, già disposta dalla Procura.

Una fuga finita in tragedia

Antonio Esposito si trovava agli arresti domiciliari al momento della fuga. Aveva precedenti di polizia e, secondo quanto emerso, avrebbe partecipato attivamente alla rapina al distributore. Dopo il colpo, i due complici si sarebbero dati alla fuga attraverso canali e sterpaglie, una zona impervia che si estende tra Lago Patria e la fascia costiera di Varcaturo.

Sui social network, alcuni cittadini avevano segnalato la presenza sospetta di tre persone in fuga tra gli acquitrini, dettaglio che ha aiutato a indirizzare le ricerche. Alla fine, è stato proprio in uno di quei canali che il corpo di Esposito è stato rinvenuto, privo di vita. Lascia una giovane moglie e tre figli piccoli.

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