La tragica morte di Mackenzie Michalski, infermiera di 31 anni. Lui confessa e rivela agli investigatori dove ha seppellito il corpo.
Budapest – Mackenzie Michalski, infermiera americana di 31 anni in vacanza a Budapest, è stata ritrovata morta dopo essere stata dichiarata scomparsa il 5 novembre. Le indagini hanno portato all’arresto di un uomo irlandese di 37 anni, che ha confessato l’omicidio, sostenendo sia stato un incidente, e ha indicato agli investigatori dove aveva nascosto il corpo della donna.
La dinamica dei fatti
Michalski e il sospettato si erano incontrati in una discoteca della capitale ungherese e avevano trascorso la serata insieme. La situazione sarebbe degenerata nel suo appartamento, dove l’uomo avrebbe ucciso Michalski durante un incontro intimo. Successivamente, per coprire le tracce del crimine, avrebbe pulito l’appartamento e nascosto il corpo in un armadio.
In seguito, il sospettato ha acquistato una valigia per trasportare il cadavere, lo ha nascosto all’interno e ha noleggiato un’auto. Ha poi guidato per circa 150 chilometri, raggiungendo un’area boschiva vicino al Lago Balaton, dove ha abbandonato il corpo della giovane.
L’arresto e le ricerche online sospette
Gli investigatori, insospettiti dai comportamenti dell’uomo, hanno rintracciato una serie di ricerche online effettuate dal sospettato, in cui cercava informazioni su come mascherare le tracce del crimine. Tra le ricerche figuravano frasi come: “Che odore ha un cadavere dopo la decomposizione?”, “Come la polizia gestisce i casi di persone scomparse?”, “Eliminare l’odore di carne in putrefazione” e persino “I maiali mangiano davvero i cadaveri?”.
La confessione e il luogo del ritrovamento
Dopo essere stato arrestato, il sospettato ha confessato, dichiarando che la morte di Michalski è stata accidentale. In seguito alla confessione, ha portato gli investigatori nel luogo dove aveva nascosto il corpo della giovane donna. Il caso è ancora sotto indagine da parte delle autorità ungheresi, che stanno valutando tutte le prove e i dettagli raccolti per capire se l’omicidio sia stato davvero accidentale o premeditato.