Dai collegamenti alla scuola fino alla sanità, lo sciopero generale coinvolge tutte le categorie, con treni garantiti solo in poche fasce.
Roma – La Cgil porta avanti uno sciopero generale che copre l’intera giornata lavorativa di oggi e che coinvolge praticamente ogni categoria, dal pubblico al privato: trasporti, scuola, sanità e servizi.
Il sindacato parla di una mobilitazione estesa, segno di un “profondo disagio sociale” e della richiesta di modificare una Legge di bilancio ritenuta ingiusta per lavoratori, pensionati e giovani. In tutta Italia sono previste manifestazioni, presìdi e comizi.
La giornata si annuncia complicata soprattutto per i viaggiatori. Treni fermi dalla mezzanotte alle 21 di oggi: tutto il personale ferroviario aderisce allo sciopero. Trenitalia, Italo e Trenord mettono comunque a disposizione una lista di treni garantiti, mentre per il trasporto regionale di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord restano assicurati i servizi essenziali nelle fasce 6-9 e 18-21. Il Gruppo FS avverte che disagi, ritardi e cancellazioni possono iniziare prima dell’orario ufficiale e proseguire oltre la fine dell’agitazione.
La situazione è variabile sul fronte del trasporto pubblico locale, perché ogni città applica modalità diverse pur con l’adesione nazionale della Cgil.
A Milano, ATM segnala possibili stop dalle 8.45 alle 15. A Venezia, Actv garantisce la navigazione minima e alcune corse dei traghetti, mentre autobus e tram rispettano le fasce 6:00-8:59 e 16:30-19:29. A Torino, Gtt assicura servizi essenziali per la rete urbana, suburbana e la metropolitana dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; per l’extraurbano e la Linea 3971 Ciriè-Ceres sono garantite le fasce inizio servizio-8 e 14.30-17.30.
Lo sciopero nazionale interessa in modo trasversale tutto il mondo del lavoro, incluse attività appaltate e servizi di supporto. Dove la Legge 146/1990 impone obblighi di continuità, le funzioni essenziali rimangono operative secondo le norme di settore.
I vigili del fuoco si fermano per quattro ore senza decurtazioni salariali: i turnisti incrociano le braccia dalle 9 alle 13, mentre il personale amministrativo e a orario ordinario sciopera per l’intero turno.
Nelle scuole, la partecipazione di docenti e ATA può provocare lezioni sospese, orari ridotti e servizi non garantiti, comprese mense e post-scuola. Gli istituti potrebbero aprire, ma non è certa la regolarità dell’attività didattica. Coinvolti anche gli altri comparti pubblici, dalla sanità alla Pubblica Amministrazione.
Alcune categorie restano però escluse: igiene ambientale, personale del Ministero della Giustizia, dipendenti ATAC S.p.A. e trasporto aereo, che non aderisce perché ha già programmato una propria mobilitazione per il 17 dicembre.