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ladri

La preda è un escursionista: gli portano via tutto e lui non si accorge di nulla

Arrestati tre presunti rapinatori nel quartiere Prati: la polizia in azione contro il crimine diffuso nelle zone turistiche.

Roma – Continuano serrati i servizi della polizia di Stato finalizzati a reprimere il fenomeno dei reati predatori, soprattutto nelle zone in cui c’è un notevole concentramento di persone.  Sono stati gli agenti dei “Falchi” della Sesta Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile della Questura di Roma ad arrestare, nei giorni scorsi, tre cittadini sudamericani, di 67, 43 e 41 anni, poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato ai danni di un turista che si trovava nel quartiere romano Prati.

Nello specifico le pattuglie della Squadra Mobile hanno concentrato la propria attenzione sulle aree cittadine ove è alta la presenza di turisti, potenziali vittime di gruppi criminali senza scrupoli, specializzati nei furti con destrezza. I poliziotti, transitando in via Sforza Pallavicini, hanno notato tre individui giungere a bordo di un’autovettura Lancia Y e arrestare la propria marcia dietro una Dacia Duster ivi parcheggiata, innanzi alla quale vi era un gruppetto di persone vestite con abbigliamento tecnico da escursionismo.

Gli agenti hanno potuto constatare che mentre il 41enne era rimasto alla guida del mezzo, gli altri due erano scesi e si erano diretti verso la vettura parcheggiata, confondendosi con il gruppo di persone, per ricomparire dopo pochi istanti. Nel frangente il 43enne veniva notato mentre richiudeva frettolosamente la propria giacca come a voler nascondere qualcosa. Dopodiché, insieme al complice, aveva raggiunto rapidamente l’auto precedentemente parcheggiata, pronta per riprendere la marcia e darsi alla fuga. Gli investigatori, insospettiti da tanta repentinità, hanno inseguito l’autovettura e, dopo averla bloccata in via Prenestina, l’hanno sottoposta a controllo.

All’interno del mezzo è stato rinvenuto uno zaino contenente capi di abbigliamento tecnico da montagna, un pc portatile di valore e materiale elettronico, nonché la somma di circa 700 euro in contanti. Alla fine degli accertamenti gli investigatori sono risaliti al proprietario dei beni sottratti e glieli hanno restituiti.  I tre uomini, anche grazie a una testimonianza resa da una persona presente al momento dei fatti, sono stati arrestati. La misura pre cautelare è stata poi convalidata dall’Autorità Giudiziaria.

Ad ogni modo gli indagati sono ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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