Scandalo nell’Ennese: prete condannato per violenza sessuale, vescovo indagato

Bufera nella diocesi di Piazza Armerina: Rosario Gisana e il parroco Vincenzo Murgano sono sotto inchiesta per falsa testimonianza.

Enna – Nella diocesi di Piazza Armerina scoppia lo scandalo e nella comunità regna lo sconcerto: il vescovo Rosario Gisana ed il suo vicario generale, Vincenzo Murgano, attualmente parroco della chiesa madre del capoluogo, risultano indagati da parte della procura di Enna con l’accusa di falsa testimonianza. La vicenda è legata al processo che ha visto imputato il sacerdote ennese Giuseppe Rugolo, che si è concluso lo scorso 5 marzo con una condanna pari a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale a danno di minori, come segnala anche il quotidiano La Repubblica.

Dopo la conclusione del processo la parte civile, Antonio Messina, ha presentato un esposto in procura e ora i pm vogliono approfondire la vicenda. “A fronte delle tante bugie emerse nel corso delle indagini e anche nelle deposizioni in aula, mi sarei aspettato che il tribunale trasmettesse autonomamente gli atti in procura. Così non è stato. “A fronte delle tante bugie emerse nel corso delle indagini e anche nelle deposizioni in aula, mi sarei aspettato che il tribunale trasmettesse autonomamente gli atti in procura. Così non è stato. Oggi apprendo che comunque la procura sta andando avanti” dice Messina, il giovane archeologo che aveva denunciato il sacerdote e al quale Gisana aveva offerto 25 mila euro in contanti in cambio del silenzio.

I giudici, nelle motivazioni della sentenza di condanna a Rugolo, stigmatizzano il comportamento del vescovo Gisana come atto “a facilitare l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione” . Nel corso di una intercettazione, agli atti del processo, tra il vescovo e Rugolo, Gisana ammette di avere insabbiato i fatti. Ora l’inchiesta della Procura dove da qualche settimana si è insediato il nuovo procuratore, Ennio Petrigni.

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