Sassari: sbarca al porto con 3 chili di cocaina, arrestato 40enne [VIDEO]

Pusher nei guai: le unità cinofile della Guardia di Finanza gli hanno trovato la droga in un doppio fondo del bagagliaio.

Sassari – Stava sbarcando con la sua auto dalla nave per Civitavecchia e, forse, sperava di non essere controllato. E invece, proprio lui, nella giornata di ieri è stato fermato dalle unità cinofile della Guardia di Finanza di Olbia al porto dell’Isola Bianca. I cani antidroga hanno cominciato a girare attorno alla macchina sino a fermarsi e ad agitarsi davanti a un punto preciso. Stavano fiutando qualcosa. E infatti, dopo un controllo accurato, sono stati trovati tre panetti di cocaina da un chilo ciascuno: erano stati nascosti in un doppio fondo creato nel bagagliaio.

L’uomo, un quarantenne del Sassarese, è stato così arrestato per detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora le indagini delle fiamme gialle proseguono. Devono capire da dove la droga provenisse e in quale mercato fosse destinata. Allo sbarco della motonave proveniente da Civitavecchia i cani antidroga Joy, Semia e Dante hanno segnalato un’auto guidata dal 40enne, che alle mirate domande poste dai finanzieri ha sin da subito fornito risposte titubanti e contraddittorie, mostrando particolare nervosismo.

Elementi che hanno spinto i militari ad approfondire il controllo sul bagagliaio dell’auto, dove dopo un’attenta ispezione hanno notato elementi metallici e saldature sospette, tanto da far pensare alla presenza di un doppio fondo sul lato destro del vano. L’uomo ha negato di essere a conoscenza dell’esistenza di intercapedini nascoste, per cui è stato necessario proseguire l’ispezione presso un’officina meccanica, dove il vano è stato aperto solo grazie all’uso di una smerigliatrice orbitale e di grimaldelli.

Nel doppio fondo erano state abilmente occultate tre confezioni in gomma e cellophane contenenti cocaina per oltre 3 kg complessivi. I 3 panetti sequestrati all’esito della perquisizione, perfettamente sigillati per sviare l’olfatto dei cani, una volta immessi nel mercato illegale avrebbero potuto fruttare circa 500 mila euro.

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