Sangue senza fine, non si ferma la mattanza dei giovani nel Napoletano

Tre morti in 17 giorni, l’ultimo ieri mattina all’alba. Ma prima c’erano stati gli omicidi di Francesco Pio Maimone, 18enne aspirante pizzaiolo, e del musicista Giovanbattista Cutolo, di un anno più grande.

Napoli – La morte di Giogiò pare non aver insegnato nulla, come se l’onda di indignazione seguita al suo omicidio, nell’agosto del 2023, quando Giovanbattista Cutolo, 19enne musicista membro dell’Orchestra Scarlatti Young, venne freddato per aver difeso un amico durante una banale lite per un parcheggio, avesse trovato la sua inevitabile risacca in una mattanza di esistenze acerbe senza fine.

Arcangelo Correra, 18 anni

Napoli e il suo circondario sprofondano in un gorgo di violenza che miete vittime sempre più giovani. Ieri è toccato ad Arcangelo Correra, morto a 18 anni, colpito alla testa all’alba nel centro storico, forse al culmine di un gioco con la pistola finito nel sangue. Prima di lui, in 17 giorni segnati da tre vittime, era toccato a Emanuele Tufano, appena quindicenne, ucciso nella notte tra il 23 e il 24 ottobre: una sparatoria in pieno centro a Napoli, con venti colpi sparati e il giovane colpito alle spalle, probabilmente mentre tentava di fuggire. Quindi a Santo Romano, diciannovenne, rubato alla vita tre giorni dopo, nella notte tra il 1° e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio.

Emanuele Tufano, 15 anni

La notte in cui è stato ucciso Emanuele, pare che un gruppo di giovani armati dal rione Sanità abbia attraversato il confine del proprio quartiere per aprire il fuoco contro un piccolo gruppo di rivali di piazza Mercato, che avrebbe risposto sparando. Attualmente, due minorenni di 15 e 17 anni sono sotto indagine per questo episodio.

Santo Romano, 19 anni

A San Sebastiano al Vesuvio, invece, Santo sarebbe stato colpito al petto dopo una discussione per un paio di scarpe, degenerata in violenza: un 17enne ha confessato il delitto. Rimangono ancora da chiarire i dettagli dell’omicidio di Arcangelo, morto dopo essere stato colpito alla testa, forse per errore, da un colpo esploso accidentalmente da un amico e parente che stava maneggiando una pistola.

La lista di giovani vite spezzate continua, fino a comporre una Spoon River partenopea dove gli epitaffi non aiutano a placare il senso di follia e spreco che riverbera da queste morti. Solo pochi mesi fa, altri due ragazzi sono stati uccisi. Tra il 19 e il 20 marzo 2023, una lite scoppiata davanti agli chalet di Mergellina per una scarpa calpestata è degenerata in una sparatoria, e Francesco Pio Maimone, aspirante pizzaiolo di 18 anni e del tutto estraneo al crimine, è stato colpito per errore.

Francesco Pio Maimone, 18 anni

Quindi Giovanbattista Cutolo, giovane musicista di 19 anni, assassinato il 31 agosto 2023 in piazza Municipio con tre colpi di pistola: appassionato di musica e membro dell’Orchestra Scarlatti Young, è morto per aver difeso un amico durante una lite per un parcheggio. Si era detto “mai più” è stato invece l’inizio dell’incubo.

Giovanbattista Cutolo, 19 anni
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