Sangue a Capodimonte: 33enne ucciso in strada

L’uomo aveva precedenti penali ma non risultava legato alla camorra. Il prefetto ordina controlli straordinari.

Napoli – Il quartiere di Capodimonte si sveglia domenica mattina con l’ennesimo episodio di violenza che riporta Napoli al centro della cronaca nera. Un uomo di 33 anni è stato freddato a colpi d’arma da fuoco in quella che appare come un’esecuzione pianificata, l’ultimo anello di una catena di violenza che sembra non conoscere tregua nella città partenopea.

La vittima, Umberto Russo, non era un volto nuovo negli archivi delle forze dell’ordine: aveva infatti piccoli precedenti penali, ma secondo quanto emerso dalle prime verifiche investigative non risultava affiliato ad alcuna organizzazione camorristica. Un dettaglio che complica il quadro investigativo e apre diversi scenari sui possibili moventi dell’agguato.

Quello di questa mattina non è stato il primo tentativo di eliminare Russo. Circa dieci anni fa, l’uomo era già scampato miracolosamente a un tentato omicidio.

I Carabinieri hanno immediatamente avviato un’indagine a 360 gradi per fare luce su moventi e responsabilità del delitto. Gli investigatori stanno ricostruendo gli ultimi mesi di vita della vittima, i suoi spostamenti, le frequentazioni, alla ricerca di elementi che possano chiarire chi e perché abbia deciso di eliminare Russo dopo averci già provato un decennio fa.