Salva la casa de ‘Il Postino’ di Neruda a Salina. Per il giudice “non è abusiva”

Diventata famosa per il film di Massimo Troisi, la villetta non verrà demolita. Confermato il suo interesse artistico, paesaggistico e pubblico”.

Isole Eolie – La casa del Postino di Neruda nell’isola di Salina, che ha visto protagonista l’indimenticabile Massimo Troisi, rischiava di sparire. Ma non verrà demolita. Lo hanno deciso il giudice relatore del consiglio di giustizia amministrativa Nino Caleca e il presidente Ermanno de Francisco, accogliendo il ricorso straordinario presentato dal proprietario Giuseppe Cafarella per chiedere la sospensione del provvedimento del Comune di Malfa che aveva dichiarato in parte abusivo l’immobile. Era stata una vicina di casa a far partire l’iter giudiziario chiedendo l’intervento del Comune e dei carabinieri. La donna aveva segnalato un ampliamento non autorizzato della villa durante la fase di ristrutturazione.

Il proprietario ha sempre contestato il presunto abuso e ha chiesto che la “Casa del Postino” diventasse bene culturale e paesaggistico di notevole interesse pubblico. Il giudice Nino Caleca infatti sottolinea “l’interesse artistico, paesaggistico e il notevole interesse pubblico visto che è stata scelta per l’ultimo film interpretato da Massimo Troisi che aveva ottenuto 5 candidature agli Oscar nel 1996, di cui una vincente, della casa che è stata già iscritta al Lim – carta dei luoghi dell’identità e della memoria della Regione Siciliana a seguito dell’inserimento nell’anno 2000 delle Isole Eolie nella World Heritage List”. Nel ricorso è stato stabilito che l’immobile non è abusivo. 

Sul presunto ampliamento non autorizzato durante i lavori di ristrutturazione, il Consiglio di giustizia amministrativa ha stabilito che la casa non è abusiva: l’immobile è infatti formalmente assistito da titoli edilizi validi, e gli eventuali interventi sono risultati regolarizzati. Secondo quanto rilevato, le dimensioni attuali dell’edificio corrispondono a quelle già riportate nella concessione edilizia del 1985. I giudici hanno riconosciuto il suo significato simbolico e la profonda connessione tra il luogo, la poesia di Pablo Neruda e l’eredità artistica di Massimo Troisi. Un legame che ha fatto di questa semplice casa una parte viva dell’immaginario collettivo italiano.

Per il proprietario “la casa del Postino rappresenta un patrimonio prezioso da proteggere e conservare, affinché non si perda la sua profonda testimonianza artistica, storica e culturale e questi elementi, uniti alla conservazione originaria della tipica struttura eoliana, la rendono un vero e proprio unicum, simbolo dell’architettura locale, dal momento che la casa, immersa tra ulivi, ibiscus e oleandri, fu costruita secondo i principi dell’architettura eoliana”.

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