L’eurodeputata di Avs commenta sui social il caso della 23enne non binaria, indagata per l’aggressione anti-nazi a Budapest.
Bruxelles – Nella sua prima settimana da europarlamentare di Avs, Ilaria Salis ha cominciato subito ad occuparsi degli argomenti che aveva annunciato: la lotta per i diritti dei detenuti e l’antifascismo. Il caso è quello di Maja T., l’antifascista queer arrestata in Germania nella notte tra giovedì e venerdì e consegnata a tempo di record a Budapest, senza nemmeno attendere il parere della Corte costituzionale federale, che avrebbe stoppato tutto. Maja T., per la cronaca, è accusata degli stessi reati di Salis, cioè dell’aggressione di alcuni neonazisti in Ungheria nel febbraio del 2023.
“Maja è una persona non binaria – commenta Salis sui social – e l’incarcerazione in Ungheria, dove gli attacchi contro la comunità Lgbtqi+ sono frequenti e diffusi, rischia di esporla ad un grave pericolo di violenza fisica e psicologica. Nessuna dovrebbe essere costretta a vivere questa esperienza e subire queste ingiustizie: le estradizioni in Ungheria devono essere fermate per tutte”. E ancora l’arringa social dell’eurodeputata Avs: “Io ci sono già passata, so cosa vuol dire essere detenuta nelle carceri ungheresi ed essere sottoposta ad un processo in cui i diritti fondamentali sono posti sistematicamente in discussione. Non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico”.
Poi, nel merito: “È inaccettabile e indecente che in un paese europeo le persone possano trovarsi in tali condizioni, lo è ancora di più il fatto che le autorità di altri paesi diano il proprio consenso all’estradizione. Questo mi stupisce molto dal momento che la Corte d’appello di Milano il 28 marzo 2024 si è espressa in via definitiva rifiutando la consegna di Gabriele Marchesi, anche lui accusato per gli stessi fatti, sulla base di condizioni carcerarie inadeguate e alla sproporzione della custodia cautelare rispetto all’accusa”.
La polizia ungherese, in un comunicato, ha confermato l’estradizione e l’arresto di Maja, la cittadina tedesca non binaria imputata nel processo a carico di alcuni antifascisti, tra cui Ilaria Salis. “Una cittadina tedesca di 23 anni, in base a un mandato di cattura europeo, è stata arrestata a Berlino nel dicembre scorso, ed è stata estradata in Ungheria. Gli agenti della Questura di Budapest l’hanno presa in custodia dai colleghi austriaci il 28 giugno, al confine con l’Austria, e l’hanno trasportata a Budapest. L’hanno interrogata – prosegue la nota – in qualità di imputata con l’accusa di lesioni corporali potenzialmente letali, causate in febbraio 2023. L’imputata si è dichiarata non colpevole. La polizia l’ha fermata ed ha richiesto dalla procura la conferma dell’arresto.