Due uomini e una donna, pedinati dai poliziotti nei loro “giri” tra i negozi della Capitale, sono stati colti con le mani nel sacco della refurtiva.
Roma – Rubavano capi griffati in un centro commerciale per poi venderli “sotto costo” ad un loro connazionale. Tre sudamericani, due uomini e una donna, sono stati arrestati dai poliziotti del Distretto Tor Carbone. Sequestrati nelle loro abitazioni altri capi costosi. La donna era già ricercata da Firenze per un fatto simile.
Gli investigatori, da qualche giorno, erano sulle tracce di una Clio presa a noleggio i cui occupanti erano sospettati di portare a termine dei colpi nei vari store della capitale. L’auto è stata agganciata dai poliziotti qualche giorno fa e seguita nel suo peregrinare per Roma. Le tre persone a bordo, nel quartiere Balduina, hanno incontrato un uomo al quale hanno consegnato un sacco nero, di quelli comunemente usati per la spazzatura.
Il pedinamento è ripreso il giorno seguente: questa volta i tre si sono fermati in un centro commerciale di Centocelle, sono entrati in un negozio monomarca, ne sono usciti dopo pochi minuti senza comprare nulla e, ripresa la Clio, hanno girato un po’ a vuoto per la periferia di Roma sud ignari di essere seguiti passo passo dai poliziotti. L’utilitaria si è fermata in una via del quartiere Gianicolense, dove ad attenderli c’era un connazionale. Anche in questo caso uno dei passeggeri è sceso ed ha consegnato all’uomo una busta, identica a quella del giorno precedente, ricevendo in cambio del denaro.
A quel punto i poliziotti si sono divisi: alcuni agenti hanno bloccato l’uomo e gli altri hanno proseguito il pedinamento della Clio. Nella busta sono stati trovati due capispalla, del valore di circa 1400 euro, della stessa marca del negozio in cui erano entrati i sospettati poco prima. L’auto ha invece continuato la sua corsa fino ad un appartamento sulla Casilina; a quel punto gli agenti si sono palesati ed hanno dato avvio ad una serie di perquisizioni ed accertamenti.
Nell’abitazione sono stati sequestrati vari capi di abbigliamento, bigiotteria ed occhiali -tutti griffati- ed altri oggetti simili sono stati trovati anche in un secondo appartamento. Tra le tre persone fermate, oltre a T.V.A.R. originario del Venezuela di 26 anni e L.F.C.H. 37enne peruviano, c’era una donna, ovvero Z.M.E. , colombiana di 66 anni, a carico della quale il Gip di Firenze aveva emesso una misura cautelare per un furto in una delle gioiellerie di Ponte Vecchio avvenuto nel settembre scorso; misura che, a causa dell’irreperibilità della donna, doveva essere ancora eseguita.