Nel mirino un’attività di ristorazione con camerieri e pizzaioli non assunti regolarmente attraverso la comunicazione al Centro per l’impiego.
Rovigo – Su disposizione del comando provinciale delle Fiamme Gialli sono stati intensificati i controlli in materia di lavoro nero su tutto il territorio polesano. Coordinati e diretti dal Gruppo di Rovigo sono stati avviati pertanto numerosi accertamenti che hanno visto il coinvolgimento, oltre che dello stesso Gruppo, anche delle Tenenze di Loreo, Adria, Occhiobello e Lendinara.
Proprio sul territorio di quest’ultima tenenza, è stata portata a termine l’ultima operazione nel corso della quale è stato eseguito un accesso presso un’attività di ristorazione, accertando la presenza di 3 lavoratori con mansione di lavoro subordinato in qualità di camerieri e pizzaioli in mancanza della preventiva Comunicazione Obbligatoria di assunzione al Centro per l’impiego.
Nei confronti della predetta attività economica, i militari, oltre all’accertamento della cosiddetta maxi sanzione per le violazioni alla legislazione sociale con importi che vanno dai 1.950 ai 11.700 euro per lavoratore, hanno inoltrato la comunicazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Rovigo per l’eventuale sospensione dell’attività imprenditoriale, avendo impiegato lavoratori in nero nella misura pari o superiore al 10% del personale identificato all’atto dell’accesso.
Nel complesso, dall’inizio dell’anno sono stati eseguiti ben 14 interventi che hanno portato alla individuazione di 11 lavoratori irregolari o in nero. I settori interessati sono stati: la ristorazione, l’autoriparazione, il manifatturiero, i pubblici esercizi, agricoltura.
Nel caso dei lavoratori “in nero”, la loro posizione non è riconosciuta ai fini pensionistici e, inoltre, gli stessi non hanno nessuna copertura ai fini assicurativi in caso di infortunio sul lavoro.