Roma – Tre arresti dopo gli scontri prima del derby di ieri tra Lazio e Roma allo stadio Olimpico. In manette sono finiti Claudio Corbolotti, capo ultrà della Lazio, Fabrizio Simula e una tifosa laziale arrestata all’interno dello stadio nel pomeriggio per resistenza a pubblico ufficiale. Sono invece sei i denunciati per possesso di fumogeni: si tratta di quattro romanisti e due laziali. Al vaglio della Polizia, inoltre, la posizione di altri due ultras romanisti.
Nel corso degli scontri è stato sequestrato, dalla polizia, anche un grosso coltello, usato per tagliare il Sushi. Il materiale, tra cui mazze, bastoni, cacciavite e caschi, è stato ritrovato dalle forze dell’ordine sul luogo degli scontri e lungo le vie di fuga.
Claudio Corbolotti, 56 anni, è personaggio ben noto negli ambienti della destra romana anche perché avrebbe fatto parte dello staff dell’ex sindaco Gianni Alemanno. Secondo quanto si è appreso, il capo ultrà della Lazio era già stato arrestato in precedenza per rissa aggravata e porto d’armi nel corso di manifestazioni sportive perché sarebbe stato trovato in possesso di un bastone. Corbolotti era inoltre già stato condannato a un anno per il blitz del 24 aprile del 2019 nel quale alcune decine di ultras laziali a due passi da Piazzale Loreto, a Milano, esposero uno striscione in “onore a Benito Mussolini”, gridando più volte il “presente” e facendo saluti romani.