Scoperto dalla Polizia di Stato, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, un centro massaggi dietro al quale ragazze orientali avrebbero offerto, dietro compenso, rapporti sessuali.
Roma – La II° Sezione della Squadra Mobile della Questura di Roma, che si occupa del contrasto alla prostituzione, dopo accurate indagini e numerosi appostamenti, avrebbe accertato che, quello che veniva presentato come un centro massaggi orientali, altro non era che una vera e propria casa di appuntamenti. Il locale, aperto sino a tarda sera, aveva vetri oscurati e completamente coperti da locandine per cui era impossibile controllare ciò che accadeva all’interno, motivo per il quale si è reso necessario anche l’uso di un’attività tecnica.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno quindi consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della titolare del centro, una donna cinese di 49 anni, ritenuta il dominus, la quale avrebbe favorito e sfruttato la prostituzione di altre connazionali, con un’età compresa tra i 30 ed i 50 anni. Sono risultati frequentatori del centro massaggi numerosi clienti appartenenti a diversi ceti sociali e classi professionali.
La Procura, con apposito decreto, ha disposto il sequestro preventivo dell’immobile ed al termine degli accertamenti 2 donne di etnia orientale risultano gravemente indiziate dei delitti di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in violazione della c.d. Legge Merlin e successive modifiche. L’indagine è il prosieguo dell’attività svolta nel 2022 sul Centro massaggi di via Livorno, tuttora sottoposto a sequestro.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.