Gli attivisti di Ultima Generazione hanno versato vernice nella celebre fontana barocca, tingendone le acque di nero. “Assurdo che siate scandalizzati, con la crisi che stiamo vivendo”, chiosano i “terroristi ecologici” su Twitter rivendicando con orgoglio l’impresa imbecille.
Roma – Tre gli ambientalisti fanatici che hanno vandalizzato la celebre fontana di Piazza di Spagna sotto lo sguardo attonito dei turisti. Il carbone vegetale è scorso come petrolio nelle acque chiare del capolavoro del Bernini: i video stanno facendo il giro del web. Gli attivisti sono stati fermati dalle forze dell’ordine sul posto. La ragione del gesto? Ovviamente, “diffondere consapevolezza” riguardo al tema della siccità. Perché gli ambientalisti odiano le belle arti?
Il gesto è stato rapidamente rivendicato dall’account Twitter ufficiale dell’organizzazione Ultima Generazione, celebre per le sue posizioni estreme in tema di ambientalismo e anche per le scandalose tattiche mediatiche, incentrate sul vandalismo di opere d’arte. La ragione? Fare informazione sulla “emergenza siccità“. Certo, non si capisce molto come la Fontana della Barcaccia abbia contribuito alla suddetta emergenza…
A fermare lo scempio è accorsa sul posto la Polizia Municipale, a dire il vero con una reattività non proprio straordinaria:
La campagna Non finanziamo il fossile
L’insano gesto è da interpretare nell’ambito della campagna ideologica promossa da Ultima Generazione contro i massici investimenti in energia fossile effettuati dallo Stato italiano.
Tra il 2019 e il 2021 l’Italia ha fornito 2,8 miliardi all’anno solo in finanza pubblica per i combustibili fossili piazzandosi al sesto posto mondiale tra i finanziatori dell’energia fossile, superando Arabia Saudita e Russia.
In poche parole stiamo finanziando la nostra condanna a morte. Stiamo finanziando un suicido collettivo.
Ultima Generazione
Come sempre, le strategie mediatiche di Ultima Generazione sono divisive: alcuni affermano che non facciano altro che alienare alla causa ambientalista le simpatie della massa, mentre altri affermano che l’emergenza sia tale da necessitare gesti eclatanti. Forse potremmo consigliare agli attivisti di smetterla di prendere di mira opere d’arte che non hanno fatto male a nessuno e colpire – che so – fabbriche, raffinerie o altri luoghi che effettivamente inquinano.
La fontana della Barcaccia
Il “bel capriccio” della Fontana fu realizzato da Bernini nel 1629, su commissione del papa Urbano VIII. La scarsa pressione dell’acqua, dovuta alla sfavorevole posizione dell’acquedotto, impediva di realizzare zampilli e giochi d’acqua: ma proprio questo inconveniente diede al Bernini l’idea di una fontana a forma di barca.
Non è chiaro se il carbone vegetale usato dai vandali abbia intaccato il pregevole marmo con cui è costruita la fontana.