Per la località abruzzese, presa d’assalto da centinaia di pullman colmi di vacanzieri urlanti, si profila l’ennesimo weekend da incubo. Il tutto per un video sui social.
C’era una volta un tranquillo paesino di montagna, Roccaraso, con le sue piste innevate e la sua placida vita da località sciistica. Poi, un giorno, arrivò l’Apocalisse. No, non un’eruzione vulcanica o un’invasione di yeti, ma qualcosa di ben più “potente”: un video su TikTok.
L’influencer napoletana Rita De Crescenzo, seguita da 1,7 milioni di fedelissimi, ha proclamato al popolo social la bellezza di Roccaraso, innescando un esodo di massa degno di un kolossal hollywoodiano. Il risultato? Un’orda di turisti campani con sci, panini e tanta voglia di neve ha preso d’assalto il piccolo borgo abruzzese, trasformandolo in un incubo logistico.
Pullman e disagi: la rivoluzione delle gite “low cost”
Domenica scorsa, Roccaraso ha visto arrivare 260 autobus provenienti dalla Campania, che hanno scaricato circa 12mila persone lungo la statale, oltre ai soliti 20mila sciatori e ai 15mila turisti domenicali. Un esercito pacifico ma determinato, che ha messo in ginocchio il traffico locale, creando ingorghi degni della tangenziale di Napoli all’ora di punta. Il sindaco Francesco Di Donato, tra un attacco di panico e una richiesta d’aiuto, ha invocato persino l’intervento dell’Esercito. Probabilmente, nella speranza che un plotone di militari potesse fermare l’avanzata dei pullman selvaggi.
“Io non c’entro niente!”, disse Rita De Crescenzo tra un TikTok e l’altro
Dopo il pandemonio, l’influencer si è difesa con eleganza: “Non mi sento responsabile, io ho solo detto che Roccaraso è un posto bellissimo”. Un po’ come se un meteorologo, dopo aver annunciato un uragano, si giustificasse dicendo: “Io ho solo detto che ci sarà vento forte”. E non finisce qui: forte del suo potere mediatico, la De Crescenzo ha rilanciato con entusiasmo: “Tornerò domenica prossima e arriveranno ancora più persone, magari il doppio!”. Nel frattempo, gli abitanti di Roccaraso stanno valutando se barricarsi in casa o fuggire sulle Dolomiti.
Panini d’oro e bottiglie di platino
Se pensavate che il vero dramma fosse la viabilità, vi sbagliavate. La vera tragedia è stata la scoperta scioccante dei prezzi locali. Rita ha denunciato il caro-vita roccolano: “Ho pagato un panino 14 euro e una bottiglia d’acqua 7 euro!”. A queste cifre, non si sa se fosse prosciutto di cinghiale dorato e acqua imbottigliata direttamente dai ghiacciai dell’Himalaya. Una cosa è certa: i turisti non si sono lasciati scoraggiare, forse convinti di trovarsi in un villaggio luxury di Cortina.
Le contromisure: stop al “Far West” del turismo di massa?
Le autorità hanno deciso di prendere provvedimenti drastici: a partire dal prossimo weekend, solo 100 bus potranno accedere alla strada statale 17. Insomma, selezione naturale tra i pullman, con gli autisti costretti a una gara di velocità per accaparrarsi il pass. Il problema è che, con la promessa della De Crescenzo di tornare con il doppio dei turisti, c’è da aspettarsi nuovi sviluppi. E magari, nel prossimo video, la tiktoker suggerirà di raggiungere Roccaraso con i jet privati. In ogni caso il risultato sarà peggiore del passaggio di Attila alla testa degli Unni: almeno nel loro caso a non crescere più era “soltanto” l’erba. Qui invece, il rischio è che vada tutto – ma proprio tutto – a scatafascio, Madama la Marchesa.
Nel frattempo, il piccolo comune abruzzese si prepara a un altro weekend di fuoco. Sarà l’inizio di un’era turistica rivoluzionaria o il tramonto della tranquillità montana? Lo scopriremo nei prossimi episodi di “Roccaraso: la serie”, con protagonista Rita De Crescenzo e un cast di migliaia di turisti della domenica armati di improbabili scarponi, smartphone e selfie stick. Tutti in coda a sgomitare per poter dire alla cerchia di amici e parenti, gonfiando il petto strizzati – come la loro paladina – nella coloratissima mise di dubbio gusto ma all’ultimissima moda: “Io c’ero”.