Era volato da Torino a Casablanca e si erano perse le sue tracce. Arrestato dalla polizia grazie alla denuncia per un furto d’auto.
Rivoli – Era scappato dall’Italia dopo la condanna a 9 anni di prigione, era poi rientrato con una falsa identità. Gli investigatori della polizia di Torino sono però riusciti a ricostruire l’intera storia e a individuarlo. A seguito della denuncia di furto di un’autovettura rubata nel territorio di Rivoli nel mese di aprile, poi verosimilmente immatricolata in territorio estero, i poliziotti hanno svolto approfondimenti investigativi finalizzati al rintraccio del presunto autore del reato. Sono risaliti a un uomo già destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione reso dalla Corte di Appello con pena della reclusione di anni 9 per spaccio internazionale di sostanze stupefacenti.
L’uomo si era reso latitante a partire dal gennaio 2024, allontanandosi dal territorio nazionale con volo di linea da Caselle a Casablanca senza in apparenza avervi fatto più rientro.
Gli ulteriori approfondimenti hanno portato gli investigatori a concentrare le indagini su un altro soggetto di origini marocchine con dati anagrafici corrispondenti a quello ricercato, salvo una sola lettera differente nel nome, il quale tra l’altro aveva nel tempo effettuato alcuni passaggi in varchi di frontiera aerea e marittima nel territorio nazionale. Per verificare l’eventuale corrispondenza tra i due soggetti, ritenendo che il latitante poteva essere rientrato con false generalità sul territorio nazionale, gli investigatori hanno iniziato una serie di appostamenti nei pressi dell’abitazione dell’uomo in un Comune confinante con Rivoli, in zona popolare e con edilizia convenzionata.
Dopo qualche giorno è stato visto un uomo somigliante per tratti somatici e volto al latitante e quindi gli investigatori hanno deciso di entrare in azione nell’appartamento situato al quinto piano dello stabile. L’individuo, dopo aver aperto la porta, ha cercato di richiuderla senza successo, cercando successivamente nel primo colloquio di fingersi il fratello del ricercato, tentativo risultato vano.