Rissa nel carcere minorile di Bari, 6 detenuti stranieri trasferiti a Nisida e Airola

Agenti penitenziari presi a schiaffi e a calci. Nessuno però è rimasto ferito o ha dovuto ricorrere alle cure del personale medico.

Bari – Due giorni fa la rissa scoppiata nel carcere minorile di Bari. I ragazzi si sarebbero incrociati per le scale e, dopo qualche insulto, sono passati alle mani. Nel tentativo di sedare la rissa sono intervenuti alcuni agenti di polizia penitenziaria e il direttore dell’istituto di pena minorile che, nella colluttazione, sono stati colpiti con calci e schiaffi. Nessuno però è rimasto ferito o ha dovuto ricorrere alle cure del personale medico. Il 118 non è stato allertato. La situazione ora – a quanto si apprende – è tornata alla normalità. Oggi sei minori stranieri detenuti presso l’Istituto Penale per i Minorenni, responsabili della rissa, sono stati trasferiti presso gli istituti di Napoli – Nisida e Airola.

A comunicarlo è il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità che esprime un “vivo ringraziamento nei confronti degli agenti di Polizia Penitenziaria in servizio, che hanno sventato il tentativo, perpetrato da uno dei minori, di incendiare un sedile del mezzo sui cui era stato condotto. A seguito dell’intervento è stato sequestrato un accendino utilizzato per appiccare il fuoco. Il trasferimento si è quindi concluso con successo”.

“Fa riflettere la tempistica di questi episodi: Roma, Torino, Milano e ora Bari”, aveva dichiarato Federico Pilagatti, segretario del Sappe, che ipotizza “l’esistenza di una regia occulta dietro quanto sta accadendo. Una regia che tende a voler destabilizzare la situazione nelle carceri, comprese quelle per minori”. “Chiediamoci se è una forma di dissenso oppure se qualcuno si decida a riconoscere che si tratta di una emergenza”, sostiene Domenico Mastrulli, segretario del Cosp e presidente Conaip.

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