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Un container da 10 milioni di euro proveniente dal Sud America

La Guardia di Finanza ha scoperto un container pieno di cocaina che avrebbe fruttato nelle piazze di spaccio oltre 10 milioni di euro.

Livorno – Ancora un importante significativo risultato nella lotta al traffico di stupefacenti realizzato dai finanzieri labronici e dai funzionari del locale Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane.

Stavolta l’attività scaturisce dalla prontezza operativa e dalla perspicacia degli operanti, che nel corso dei consueti servizi di controllo svolti diuturnamente, hanno notato dei movimenti nel pieno della notte intorno ad un container; si sono quindi avvicinati con le dovute cautele e, con una manovra operativa ben organizzata, hanno colto in piena flagranza tre soggetti che stavano scaricando dei pacchetti dall’interno del container (proveniente dal Sud-America).

53 chili di cocaina all’interno di un container.

I tre intrusi sono stati prontamente bloccati, messi in sicurezza e identificati, dal contemporaneo controllo di quanto i tre stavano scaricando è emerso che si trattava di cocaina pura, per un totale 53 kg divisi in decine di panetti. La droga è stata sequestrata e i tre soggetti, risultati essere albanesi, sono stati quindi arrestati e tradotti in carcere a Livorno.

La Procura della Repubblica sovrintende e coordina costantemente le relative attività di polizia giudiziaria.

Il rilevante sequestro operato segna un ulteriore tassello a favore della lotta al narcotraffico sul territorio nazionale ed è il risultato di una quotidiana e sistematica attività di controllo “sul campo”, svolta senza soluzione di continuità nell’importante scalo labronico.

Collaborazione tra Fiamme gialle e ADM

Lo stupefacente, dopo essere stato campionato ed analizzato dal laboratorio della Locale Agenzia delle Dogana, su disposizione della Procura della Repubblica verrà distrutto presso l’inceneritore e così strappato alle piazze di spaccio ove avrebbe fruttato, alla criminalità organizzata, oltre 10 milioni di euro.

Le attività, effettuate in stretta sinergia operativa tra Fiamme gialle ed ADM, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno che ha convalidato gli atti.

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