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Riforma delle professioni sanitarie: approvato il ddl delega su responsabilità medica e medicina difensiva

I ministri Schillaci e Nordio puntano a limitare la medicina difensiva da 11 miliardi l’anno, riducendo denunce infondate e sprechi sanitari.

Roma –  Approvato nel Consiglio dei Ministri di oggi il disegno di legge – delega che riforma le professioni sanitarie. Il provvedimento interviene anche sulla responsabilità professionale e modifica la normativa attualmente vigente.

La norma mira a ridurre gli effetti perniciosi della cosiddetta medicina difensiva, che a sua volta è conseguente alle numerose e spesso infondate denunce nei confronti dei medici, con ricadute disastrose per l’efficienza del servizio sanitario e per la stessa salute dei cittadini” commentano i Ministri della Salute e della Giustizia Orazio Schillaci e Carlo Nordio.

La medicina difensiva, che costa mediamente 11 miliardi l’anno e allunga le liste d’attesa, infatti, induce i medici a prescrivere esami costosi, spesso inutili e invasivi, che non soltanto gravano sui bilanci delle ASL ma ritardano gli interventi sui malati realmente bisognosi, che non hanno l’ardire di prospettare ai medici eventuali azioni risarcitorie – continuano i Ministri. – Circoscrivere, come stiamo facendo, la responsabilità penale dei sanitari, non significa affatto favorirne l’impunità. Significa invece porre i medici in condizione di operare con maggiore serenità, dedicandosi senza spreco di energie ai pazienti che necessitano di diagnosi e di cure urgenti ed efficaci. Con questa riforma vogliamo rilanciare le professioni sanitarie e dare risposte efficaci ai nuovi bisogni di salute della popolazione”.

Terminano Schillaci e Nordio: “Si tratta, appunto, di un impegno preso, che abbiamo mantenuto per evitare ulteriori proroghe della normativa vigente. Viene confermata la responsabilità penale per colpa grave per chi esercita la professione sanitaria, ma non si lede in alcun modo il diritto dei cittadini al giusto risarcimento dei danni subiti”.

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