Violenta aggressione avvenuta nei pressi di un bar di Vicenza, che ha visto almeno 9 soggetti coinvolti. Giunte sul posto le pattuglie tutti i partecipanti alla rissa hanno cercato di darsi alla fuga.
Vicenza – Gli agenti, tuttavia, sono riusciti a fermarli e identificarli prima che potessero allontanarsi. Uno di essi, ferito in varie parti del corpo, riferiva ai poliziotti di essere stato violentemente aggredito da un gruppo di 5 giovani cittadini italiani residenti in un campo nomadi cittadino. La versione del ferito è stata confermata da 3 testimoni presenti al fatto.
Secondo le testimonianze raccolte sembra che al momento della chiusura del bar, quando quasi tutti gli avventori se ne erano andati via, i 5 soggetti sono rimasti nelle pertinenze dello stesso per poi, all’improvviso, scagliarsi contro la vittima – un 38enne cittadino marocchino – da loro accusato di aver graffiato una automobile. In pochi secondi i cinque si sono avventati contro il malcapitato colpendolo con calci e pugni facendolo cadere a terra; solo grazie all’intervento di alcuni testimoni ed all’arrivo della polizia era stato possibile far cessare l’aggressione, impedendo che potesse sfociare in tragedia.
Al termine delle attività di polizia giudiziaria, condotta mediante l’audizione dei testimoni e la visualizzazione delle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono stati in grado di ricostruire nel dettaglio l’accaduto e dare un nome a coloro che sono stati indicati quali responsabili della violenta aggressione: A. E. P., di anni 28 anni; B. P., di anni 23; E. L. G., di anni 23; A. C., di anni 26; L. B., di anni 31.
La vittima, soccorsa dal personale sanitario del 118, è stata condotta presso il locale ospedale San Bortolo e, dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico, giudicata guaribile in 30 giorni di prognosi.
Pertanto, nel pomeriggio di ieri, al termine delle attività di indagine, la polizia ha denunciato i 5 giovani alla procura della Repubblica per i reati di rissa e lesioni personali aggravati.
In considerazione della gravità di quando accaduto, il questore della provincia di Vicenza Paolo Sartori ha emesso nei confronti dei 5 denunciati – in parallelo con l’iter giudiziario – altrettante misure preventive personali del divieto di accesso nei locali pubblici. In caso di violazione, i soggetti colpiti dal provvedimento rischiano sino a 2 anni di carcere ed una multa fino a 20.000 Euro.