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Ricordato l’eccidio di via Buttrio: 9 militari fucilati perché italiani

Sono state commemorate le vittime dell’eccidio di via Buttrio, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1945, quando 9 militari vennero fucilati per la sola “colpa” di essere italiani.

Udine – La cerimonia si è svolta presso il monumento dedicato ai caduti della Guardia di Finanza, nel Parco della Rimembranza della città friulana, alla presenza della Medaglia d’Oro al Valor Militare prof.ssa Paola Del Din Carnielli, del prefetto di Udine, del Consigliere Alessandro Venanzi, in rappresentanza del sindaco di Udine, del vicario Generale dell’Arcidiocesi di Udine, nonché dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale. Presenti anche i finanzieri in congedo dell’A.N.F.I. con il loro consigliere nazionale e i presidenti delle Sezioni di Udine, Cividale del Friuli, Cervignano, San Giorgio di Nogaro e Latisana. Il ricordo dell’eccidio di via Buttrio ha visto la partecipazione delle due figlie di una delle vittime e degli alunni della Scuola Primaria “Ippolito Nievo”.

Dopo gli onori militari e la deposizione di una corona, il comandante provinciale di Udine ha in breve ricordato gli eventi dell’aprile 1945. All’epoca, gli appuntati Vincenzo Flore, nativo di Busachi (OR) e Michele Buono, da Maddaloni (CE), i finanzieri Alberto Cantù e Giuseppe D’Arrigo, da Genova, Michelangelo Bonfante, originario di Sanremo (IM), Nazzareno Ciardiello, originario di Benevento, Pierino Corinti, di Castiglione in Teverina (VT) e Michele Mancini, nativo di Peschici (FG), tutti appartenenti alla Compagnia Autonoma della R. Guardia di Finanza di Udine, prestavano servizio presso il piccolo Distaccamento di via Buttrio, alla periferia del capoluogo friulano. Li comandava l’appuntato Efisio Corrias, un militare nativo di Decimomannu (CA).

Il momento della deposizione della corona.

A seguito del tradimento di un sottufficiale tedesco, i 9 finanzieri furono condotti dai partigiani titini dapprima a Cividale del Friuli e, successivamente, a Canebola, nel Comune di Faedis. Lì fu decisa la fucilazione dei militari, per il solo fatto di essere italiani. Vennero, dunque, divisi in tre gruppi e scortati in località impervie e isolate tra le montagne e quindi trucidati nella notte a cavallo fra il 26 ed il 27 aprile del 1945. All’indomani della Liberazione, fu possibile individuare le località di sommaria sepoltura e recuperare le salme dei caduti, procedendo poi al solenne rito funebre, celebrato il 20 luglio 1945 nel Tempio Ossario di Udine.

Il 26 settembre 2012 il Presidente della Repubblica ha concesso la Medaglia di Bronzo al Merito Civile “alla memoria” a ciascuno dei 9 finanzieri, con la seguente motivazione: “In servizio presso il Distaccamento della R. Guardia di Finanza di Buttrio, dopo l’8 settembre 1943 continuava la sua attività di vigilanza presso un magazzino di viveri e foraggi sito in Udine, opponendosi ai tentativi di razzie messi in atto sia dai tedeschi che dagli sloveni. Unitosi fiduciosamente ad una formazione partigiana slovena, con l’inganno venne condotto, insieme ad altri commilitoni, in zone impervie, ove fu trucidato. Chiaro esempio di amor patrio e di senso dell’onore, spinti fino all’estremo sacrificio. 25-26 aprile 1945, Canebola di Faedis”.

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