Intercettato dalla Polizia di Frontiera all’aeroporto Catullo mentre tentava di partire per Tirana. È in carcere in attesa di estradizione.
Verona – È finito in carcere il quarantunenne di origine albanese ricercato dall’ottobre di quest’anno per un furto di 130.000 euro commesso nel 2016, a Stoupa, in Grecia. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato all’aeroporto Valerio Catullo di Verona-Villafranca.
Gli agenti dell’Ufficio Polizia di Frontiera hanno intercettato il cittadino straniero, in procinto di partire per Tirana, nel corso del controllo dei documenti dei passeggeri in partenza. Le verifiche effettuate sul conto dell’uomo hanno consentito immediatamente di far emergere il mandato di arresto europeo emesso, a suo carico, dall’autorità giudiziaria della Grecia.
L’uomo, definito dall’autorità competente come un professionista nel settore del furto, è stato accusato di aver forzato l’autovettura della vittima, parcheggiata nei pressi del ristorante di sua proprietà, e di aver poi prelevato dall’interno del veicolo una custodia per computer portatile contenente la somma di 130.000 euro suddivisa in banconote di vario taglio. Il reato, secondo l’autorità procedente, era stato commesso dal quarantunenne con preparazione, approfittando della precisa conoscenza delle abitudini della vittima, che aveva precedentemente impiegato l’uomo in alcuni lavori agricoli. Sfruttando il rapporto di fiducia instaurato, il ricercato avrebbe acquisito informazioni riservate sul modo in cui il suo ex datore di lavoro custodiva regolarmente il denaro, agendo, poi, con il preciso intento di trarne un profitto personale.
A seguito degli accertamenti effettuati negli Uffici di Polizia, l’uomo è stato associato presso il carcere di Verona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di estradizione. Come previsto dalla legge dello Stato membro che ha emesso il mandato d’arresto europeo, il reato commesso dal 41enne è punibile con una pena detentiva superiore a 3 anni.