“Mandare in onda inchieste su mala-politica di una Regione durante le regionali è inopportuno e rischia di condizionare gli elettori”.
Roma – Sul caso di ‘Report’ e del servizio sulla Liguria “trasmesso a urne aperte” durante le elezioni regionali vinte da Marco Bucci “il Codacons annuncia un esposto all’Agcom e alla Commissione di vigilanza Rai, chiedendo di intervenire sull’accaduto valutando sanzioni nei confronti dei responsabili”. Lo rende nota la stessa Associazione dei consumatori tramite una nota.
“Siamo da sempre favorevoli alle trasmissioni di inchiesta come ‘Report’ che svolgono un servizio importantissimo di informazione in favore dei cittadini, e non entriamo nel merito del contenuto del servizio realizzato dal programma – spiega il Codacons -. Tuttavia è evidente che mandare in onda inchieste sulla mala-politica di una Regione – indipendentemente se guidata dal centrosinistra o dal centrodestra – proprio mentre sono in corso le elezioni regionali di quel territorio, è non solo inopportuno, ma rischia di condizionare gli elettori, influendo sui risultati del voto”.
Per tali motivi il Codacons presenterà “una segnalazione ad Agcom e Commissione di Vigilanza Rai, chiedendo di avviare un approfondimento sull’episodio, accertare eventuali violazioni e sanzionare i responsabili”. Sul caso era scoppiato un botta e risposta tra il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri e il conduttore Sigfrido Ranucci quando era stato annunciato il servizio durante le regionali in Liguria. “Trovo grave che a urne aperte ci sia un programma della Rai – Report – che faccia propaganda elettorale. Queste sono le cose gravi e non capisco perché i vertici della Rai e l’Agcom tollerino campagne elettorali del servizio pubblico sbilanciate a sinistra. Altro che ‘TeleMeloni’“.
Era stato lo stesso conduttore di Rai 3, Sigfrido Ranucci a rispondere: “Ovviamente è una puntata molto delicata come avete potuto leggere dalle anticipazioni. Gasparri chiede di fermare la puntata di Report, noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom. Ricordo a tutti che il silenzio elettorale riguarda i politici e i partiti, non i giornalisti. Oltretutto essendo un’elezione territoriale non contempla neanche il numero per l’osservazione della par condicio a livello nazionale. Sono tranquillo”, diceva alla vigilia della messa in onda della puntata.