Regionali Liguria, Gasparri attacca Report: “Altro che TeleMeloni”. Ranucci tira dritto

Il conduttore replica alle parole del senatore di Forza Italia: “Noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom”.

Roma – Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri va all’attacco di Report, che domani sera andrà in onda trasmettendo un’inchiesta sulle elezioni regionali in Liguria. “Trovo grave che a urne aperte ci sia un programma della Rai – Report – che domani sera faccia propaganda elettorale. Queste sono le cose gravi e non capisco perché i vertici della Rai e l’Agcom tollerino campagne elettorali del servizio pubblico sbilanciate a sinistra. Altro che ‘TeleMeloni’“.

È lo stesso conduttore di Rai 3, Sigfrido Ranucci a rispondere: “Ovviamente è una puntata molto delicata come avete potuto leggere dalle anticipazioni. Gasparri chiede di fermare la puntata di Report, noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom. Ricordo a tutti che il silenzio elettorale riguarda i politici e i partiti, non i giornalisti. Oltretutto essendo un’elezione territoriale non contempla neanche il numero per l’osservazione della par condicio a livello nazionale. Sono tranquillo”, dice alla vigilia della messa in onda della puntata. Ma di che indiscrezione si tratta?

Nell’inchiesta denominata “Liguria nostra“, di Luca Chianca in collaborazione con Alessia Marzi, il programma torna sull’arresto dell’ex presidente della Regione Giovanni Toti, dell’ex presidente dell’autorità portuale Emilio Signorini e di uno dei più importanti terminalisti del porto, Aldo Spinelli. Un terremoto giudiziario che ha portato la Regione Liguria a nuove elezioni. L’inchiesta punta a comprendere i nuovi equilibri politici e i nuovi candidati, ripartendo dalle ultime regionali del 2020. Di certo il servizio sul caso Toti cadrà ad urne ancora aperte. La trasmissione andrà in onda domani. Lunedì le urne saranno ancora aperte. Un servizio “a orologeria”. Il candidato Bucci ha evidenziato la palese violazione del silenzio elettorale.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa