Le bacchettate hanno provocato ai due bambini cospicui traumi a braccia e gambe che hanno richiesto una prognosi di una ventina di giorni salvo complicazioni.
Reggio Emilia – Non solo ha lasciato i due figli di 14 anni per sei giorni da soli, ma li ha anche puniti battendoli con una bacchetta di legno lunga circa mezzo metro. Il quarantenne, residente nel comune di Campagnola Emilia, nella bassa reggiana, si era assentato per motivi di lavoro e, al suo rientro, ha infierito sui figli perchè avevano disattivato le telecamere con cui lui li controllava da remoto e perchè non avevano fatto i compiti.
Un cittadino del quartiere, sentendo le urla provenire dall’appartamento, ha allertato il 112 che ha prontamente inviato i soccorsi. I carabinieri, dopo numerosi tentativi, sono riusciti a farsi aprire dal genitore e, una volta entrati, hanno notato i minori che, nonostante il caldo, indossavano stranamente magliette a maniche lunghe. Uno dei due, inoltre, presentava arrossamenti sui polpacci. Dopo un’accurata analisi, i militari hanno scoperto, sotto le maniche, numerose ecchimosi presenti anche sul resto del corpo. Inizialmente il quarantenne ha attribuito quei segni ad una violenta colluttazione tra i due bambini che lui stesso aveva tentato di fermare, separandoli. Ma le lesioni non erano assolutamente compatibili con lo scenario descritto.
Una volta rinvenuta e sequestrata la bacchetta l’uomo è stato costretto a confessare dichiarando che era la prima volta che agiva in quel modo verso i propri figli. I bambini hanno riportato traumi a braccia e gambe guaribili in almeno una ventina di giorni. I suoi tentativi di giustificarsi non gli hanno però evitato la denuncia per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e abbandono di minori, oltre alla collocazione dei minori presso una struttura protetta in attesa di ulteriori disposizioni del tribunale dei Minori.