Il bilancio della sparatoria poteva essere nettamente più grave ma grazie al tempestivo intervento della polizia il presunto assassino è stato arrestato.
Reggio Emilia – Operaio impazzito spara a cinque giovani: “…Sono stati maleducati, forse ho esagerato…”, ha detto ai poliziotti che lo arrestavano nella propria abitazione dove si era rifugiato. Poteva essere una strage ieri sera in piazza del Monte, in pieno centro storico di Reggio Emilia, dove un operaio, Gaetano Lombardi di 43 anni, con una 6.36 risultata poi rubata, ha iniziato a sparare all’impazzata in direzione di cinque giovani, di cui due minorenni, che passeggiavano scherzando e ridendo fra di loro. L’uomo ha esploso nove colpi dalla sua semiautomatica ferendo i cinque giovani di cui uno in maniera grave.
La reazione spropositata dell’operaio, comunque armato illegalmente, pare sia stata provocata da un litigio scoppiato in strada, per futili motivi, fra l’uomo e la comitiva di giovani. Dopo gli spari Lombardi sarebbe fuggito a casa dove la polizia ha trovato l’arma utilizzata per il delitto e che ha causato un fuggi fuggi generale tra le molte persone presenti in zona. Lombardi, nato ad Acerra (Napoli) e residente a Reggio Emilia, deteneva un’arma, del tipo spesso in uso a killer professionisti, risultata poi rubata anni prima a Reggio Calabria.
Interrogato dagli agenti e dal Pm Laura Galli, alla presenza di un legale nominato d’ufficio, ha ammesso le proprie responsabilità dicendo che la lite sarebbe scoppiata in strada verso le 22, in piazza dei Martiri, dopo una gomitata che uno dei giovani avrebbe rifilato all’operaio accampando il diritto di passare per primo nella via. Le telecamere stradali hanno aiutato la polizia a identificare l’uomo che nel giro di qualche ora è stato arrestato. Lombardi ha precedenti per stalking con l’ex moglie.
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